Tassa dei rifiuti, in vista aumenti del 4 per cento
Nonostante la diminuzione del costo complessivo previsto per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti da parte di Amsa che da 303.862.515 euro del 2017 è sceso a 301.475.073 euro per il 2018 – grazie a «un’ottimizzazione dei costi Amsa e alla gestione di recupero dell’evasione», come spiegato dall’assessore al Bilancio Roberto Tasca, la tariffa della Tari, aumenterà in seguito ad una circolare del Ministero delle Finanze, che ha modificato la redistribuzione della quota variabile applicata anche ai box di pertinenza.
Senza l’applicazione della circolare, la tariffa annuale si sarebbe ridotta per quasi tutti i contribuenti di circa il 2 per cento. Con l’applicazione decisa dal Comune (altri Comuni hanno deciso di non applicare la circolare contestandone il principio di fondo), la Tari aumenterà dai 5 ai 20 euro all’anno, almeno stando alle simulazioni.
Ma il paradosso è che gli aumenti saranno maggior per le 580mila famiglie che non posseggono un box o ne posseggono uno o più ma non di pertinenza, cioè vicini a casa. In sintesi: aumenti per chi non ha box, sconti per chi ce l’ha. Secondo le modifiche del regolamento, la quota variabile della Tari (costituita da un valore assoluto legato al numero degli occupanti) va calcolata una sola volta per l’insieme dell’abitazione e delle pertinenze, e non per ciascuna pertinenza (box, cantine, solai).
Facendo due conti: per una famiglia di 3 componenti con abitazione di 100 metri quadrati, la tassa sui rifiuti passa da 298, 87 euro (tariffa 2017) a 316,39 euro. Per un nucleo di 3 componenti con abitazione di 80 metri quadri e un box pertinenziale di 20 metri quadri la Tari aumenta di ben 70 euro, passando da 261,31 euro a 390, 14 euro. Andando su abitazioni più grandi, per una famiglia di 4 membri e un appartamento di 300 metri quadri, la tariffa sale di soli 30 euro, da 749,18 euro a 770,89. Ancora per un nucleo sempre di 4 membri, una casa da 140 metri quadri e 8 box pertinenziali di 20 metri quadrati ciascuno aumenta da 1453, 63 euro a 1492, 35 euro.
Guardando le tariffe emerge che per chi abita da solo in un appartamento da 50 metri quadri la tassa sui rifiuti sale da 127,48 euro a 132, 78. Una coppia in una casa da 70 metri quadri spenderà 227,91 euro contro 218,11 euro del 2017. Ancora, una famiglia di tre persone in una casa da 80 metri quadrati spenderà 278,83 euro contro i 267,71 euro. Per quattro persone in un alloggio da 90 metri quadri a tariffa cresce da 293, 64 a 302 euro, 91. Per un nucleo di 5 membri in 100 metri quadrati aumento di soli 11 euro (366, 95 euro invece che 355, 40). Infine una famiglia di 6 componenti che vive in una casa da 110 metri quadrati la tariffa sale da 404, 50 euro a 416,50.
«Nel 2016 Amsa ha fatto utili di esercizio per 34 milioni di euro. Nel 2015 per 29 – polemizza il consigleire Ffabrizio De pasquale (Fi)- . E i milanesi non solo devono rinunciare così a un possibile taglio del 10 % sulla tassa dei rifiuti, ma si vedono addirittura aumentare le tariffe».
IL GIORNALE