Lunedì di tregua dopo settimana su ottovolante, Milano chiude a +0,77%
–di Eleonora Micheli e Flavia Carletti
Le Borse europee chiudono la prima seduta della settimana in positivo dopo i cali e l’alta volatilità della scorsa ottava, recuperando terreno sulla scia di Wall Street. La Borsa Usa era già risalita in chiusura venerdì scorso (+1,3% il Dow Jones), pur archiviando la settimana in rosso, e oggi ha continuato il movimento positivo. A Piazza Affari il Ftse Mib è salito dello 0,77% e il Ftse All Share dello 0,68 per cento. Hanno fatto ancora meglio Parigi, Francoforte e Londra. Intanto, Oltreoceano l’attenzione degli investitori si è spostata sull’annunciato piano infrastrutturale da 1.500 miliardi di dollari dell’amministrazione Trump. La sua realizzazione non è esente da dubbi, considerando che il governo federale dovrebbe impegnare solo 200 miliardi di dollari sul totale e che il Congresso deve legiferare in materia e non sembra esserci un’unità di vedute.
In Europa premiato il lusso e gli industriali
Gli acquisti in Europa hanno premiato soprattutto i settori ciclici, che erano stati più penalizzati nelle scorse sedute, a partire dagli industriali. Bene anche i bancari che, però, a Milano hanno mostrato un andamento contrastato. A Piazza Affari regina di seduta è stata Moncler (+3,23% a 26,55 euro), in una giornata positiva per tutto il comparto del lusso, a cominciare da Kering e Lvmh a Parigi. Intanto è scattato il conto alla rovescia per la settimana della moda milanese, durante la quale sono attese importanti novità per Moncler. Acquisti anche su Salvatore Ferragamo (+1,45% a 21,74 euro), e Luxottica (+1,43% a 49,08 euro).
Bancari contrastati a Milano, a Francoforte Deutsche Bank +4%
Forti vendite, invece, su Ubi Banca (-2,59% a 3,989 euro) e Bper (-1,79% a 4,608 euro). Ubi Banca ha presentato i conti del 2017 e gli analisti sono apparsi cauti nel giudizio, in particolare su alcuni coefficienti patrimoniali (Cet1), che rendono il titolo, a detta degli esperti, meno appetibile rispetto ad altri del comparto. Intanto, la banca ha smentito «categoricamente l’esistenza di dossier e di qualsiasi tipo di negoziazione con Mps» in risposta ad alcuni rumors, che tornavano a prefigurare una possibile aggregazione tra Mps, Ubi e Unipol (-1,46% a 4,131 euro. A Francoforte, invece, Deutsche Bank, la prima banca tedesca, ha messo a segno la migliore performance tra i titoli a maggiore capitalizzazione, facendo segnare un balzo del 4,03% a 13,02 euro.
Banca Mps ha perso quota (-5,03%) dopo l’annuncio, venerdì a Borsa chiusa, dei numeri dell’anno scorso, chiuso con una perdita di 3,5 miliardi, contro il rosso di 3,2 dell’anno precedente. Equita sostiene che la perdita registrata anche nell’ultimo trimestre del 2017 e pari a 502 milioni di euro, pur avendo risentito di voci straordinarie per rettifiche sui crediti, è risultata superiore alle attese. Gli esperti, dunque, consigliano cautela sulle azioni dell’istituto senese. Venerdì ha pubblicato i conti del 2017 anche Bca Carige,che in Borsa oggi ha subito la pressione delle vendite (-5%) . Del resto gli esperti ritengono che i numeri degli ultimi mesi del 2017 siano deludenti, sul fronte dei ricavi, probabilmente influenzati dalle turbolenze precedenti l’aumento di capitale. In particolare la banca genovese ha chiuso il 2017 con una perdita di 380,7 milioni contro quella di 291,7 milioni dell’anno prima.
Banco Bpm chiude sotto i massimi dopo avvio brillante
Sotto i massimi di giornata Banco Bpm (+0,70% a 3,007 euro), in avvio sostenuta dalla possibilità che il gruppo bancario possa essere ancora protagonista di una stagione di consolidamento del comparto bancario italiano. «Se riusciamo a fare il nostro piano penso che per fine 2019 saremo in una condizione di solidità tale che ci permetterà anche di guardare ad altro», ha spiegato l’amministratore delegato, Giuseppe Castagna, in occasione dell’Assiom Forex nel fine settimana, aggiungendo: «Avevamo detto che partivamo per primi nella prima ondata di aggregazioni, così saremmo stati i primi anche nella seconda». Il manager ha comunque sottolineato che non ci sono aggregazioni imminenti in vista e in più ha escluso che Banco Bpm possa partecipare a eventuali operazioni di salvataggio o a un’aggregazione con Carige: «Noi abbiamo già fatto la nostra operazione e dobbiamo mettere a posto noi. Altri non l’hanno ancora fatto», ha dichiarato.
Euro in leggero recupero sul dollaro, petrolio in rialzo
Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,2275 dollari (1,2275 in avvio e 1,2235 venerdì scorso), e 133,275 yen (133,25 e 133,07), con il biglietto verde che vale 108,574 yen (108,61 in avvio). Il contratto sul petrolio Wti consegna marzo, infine, è in progresso dell’1,08% a 59,84 dollari al barile.
Piazzati 6,5 miliardi di Bot a un anno, rendimenti in risalita
Si interrompe la serie di tassi record per i Buoni del Tesoro annuali sul mercato primario. Nell’asta odierna dei BoT annuali, informa la Banca d’Italia, il tasso medio ponderato di aggiudicazione è risultato pari a -0,401% in rialzo di due punti base rispetto a quello dell’asta di gennaio (-0,420%). L’asta si è conclusa con l’aggiudicazione dei 6,5 miliardi di BoT offerti (scadenza 14 febbraio 2019) a fronte di una domanda pari a 9,67 miliardi per un rapporto di copertura di 1,49.
(Il Sole 24 Ore radiocor Plus)