Quanto vale il voto degli anziani?
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso più volte, a partire dal discorso di fine anno, l’invito ai ragazzi che per la prima vota avranno il diritto di votare (circa mezzo milione di giovani) a non disertare le urne il 4 marzo.
A quante persone ha rivolto questa promessa l’ottantunenne Berlusconi? La popolazione invecchia, si vive sempre di più (anche se il traguardo dei 125 anni indicati da Berlusconi è lontano) e quindi le persone anziane stanno aumentando continuamente e rappresentano di sicuro un bacino di voti interessante.
Il Ministero dell’Interno non fornisce una suddivisione del corpo elettorale per fasce di età, ma i dati dell’Istat dicono che le persone che hanno più di 65 anni, e dunque sono ormai vicine all’età della pensione o hanno già smesso di lavorare, sono oggi oltre 13 milioni e mezzo. La classe di età più numerosa è quella di coloro che hanno tra i 65 e i 69 anni, ma ci sono anche 17.630 centenari. Rispetto al totale della popolazione maggiorenne, cioè coloro che possono votare, gli ultrasessantacinquenni rappresentano più del 26%. Senza tenere conto del fatto che tra i residenti sono calcolati anche gli immigrati regolari (3 milioni e 700 mila, compresi i minorenni), che però non votano. La percentuale degli anziani sugli elettori è dunque ancora più alta. In pratica, oltre una persona su quattro tra coloro che voteranno, o potrebbero votare, alle prossime elezioni, ha più di 65 anni. Un target decisamente ampio.
Nessuno sa quanti di questi anziani siano andati ad arricchire la grande fascia dell’astensione, arrivata alle ultime elezioni politiche a sfiorare il 25%, e quanti dunque siano elettori potenziali da riportare ai seggi per sperare di vincere. I dati sull’astensionismo per fasce di età non sono disponibili. Una indagine dell’Istat del 2015 dice che dopo i 65 anni una persona su cinque non si interessa di politica e non ne parla mai e questa percentuale sale a circa una persona su tre (il 32 per cento) oltre i 75 anni. Federico Fornaro, senatore piemontese eletto nelle liste del Pd che oggi ha aderito ad Articolo-1-Mdp, ha pubblicato lo scorso anno il libro In fuga dalle urne nel quale analizza l’aumento dell’astensionismo in Italia e pensa che l’invecchiamento della popolazione sia una delle cause del continuo calo dei votanti.
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