Olimpiadi invernali di Pyeongchang, snowboard cross: Moioli show, secondo oro per l’Italia
«Dopo quattro anni questa medaglia me la sono meritata, noi donne abbiamo una marcia in più». C’è un oro che aspetta in fondo alla pista di snowboard cross del Phoenix Snow Park e Michela Moioli lo fa suo in un modo entusiasmante: domina i quarti di finale, stravince la semifinale e a metà gara della finale conquista la testa del gruppo e l’ultimo salto la catapulta verso la storia di questa disciplina e dello sport italiano.
Michela è una ragazza di 22 anni, nata ad Alzano Bergamasco, che quattro anni fa a Sochi venne travolta da un’avversaria e fu costretta da abbandonare. Da allora coltivava un sogno che sotto il gentile sole del pomeriggio coreano è diventato realtà. Seconda medaglia d’oro per l’Italia, sesta complessiva, dopo quella di Arianna Fontana, sono le donne copertina di due discipline che in fondo si somigliano pur essendo così distanti. Sia sul ghiaccio sia sulla pista del cross il contatto con l’avversario è in agguato, un secondo e il lavoro di quattro anni va in frantumi.
Il cross porta allo snowboard la terza medaglia della sua giovane storia dopo l’argento nel gigante di Thomas Prugger a Nagano ‘98 e il bronzo nel parallelo di Salt Lake City nel 2002 vinto da Lidia Trettel. Il direttore sportivo azzurro Cesare Pisoni non riesce quasi a parlare dall’emozione ma quando lo fa è un fiume in piena: «Un’atleta come Michela nasce ogni 20 anni, è impressionante. E’ dalla delusione di Sochi che lavoriamo per questo obiettivo, era favorita e ha vinto. E’ cambiata anche di testa, una volta piangeva prima delle gare. Ora è serena e scherza». Michela Moioli, il sorriso del successo.
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