Piazza Affari si riscatta dopo il caso Juncker. Denaro sulle utility
di Enrico Miele
Piazza Affari si riscatta dal caso Juncker e grazie agli acquisti sulle utility, in rimonta anche nel resto d’Europa, chiude la settimana da prima della classe: il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un rialzo dello 0,9% mentre gli altri indici continentali sono stati protagonisti di una seduta piuttosto incerta con Madrid in discesa (piegata da Inditex e da Iag) e le altre piazze intorno alla parità. Brillante invece Wall Street.
Denaro sulle utility in tutta Europa. Bene anche le telecomunicazioni
A Milano dunque è durato un giorno il timore instabilità innescato dalle parole, poi rettificate, del presidente della Commissione Ue su un nuovo governo italiano non in grado di operare perché bloccato da una situzione politica non chiara. Tra le big del listino, +3,8% Snam grazie alla raccomandazione d’acquisto di Deutsche Bank: nel settore delle utility, che recupera terreno dopo la correzione di gennaio e febbraio in virtù dei buoni dividend yield e del suo carattere difensivo prima di possibilità periodi di volatilità, bene anche Italgas (+2,8%) e Terna (+2,5%). In salita Enel (2,4%). Acquisti in Europa anche sulle tlc: +2,1% Telecom Italia nel giorno del cda sull’affare Persidera e dopo l’addio all’alleanza con Canal+ nei contenuti video.
L’euro/dollaro è rimasto ancorato a quota 1,23 registrando 1,2291 alla chiusura dei mercati continentali. Gli investitori aspettano ora il report sulla politica monetaria Usa della Fed di fronte al Congresso, anche in vista dell’intervento del presidente Jerome Powell la prossima settimana. L’attesa è che venga confermato il tono degli ultimi verbali della Fed, in cui si conferma un approccio graduale alla risalita del costo del denaro.
Occhi puntati sull’Italia, spread a 140 punti
Gli occhi degli investitori sono stati puntati sull’Italia visto che la seduta arriva all’indomani delle parole del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, sull’esito delle elezioni italiane del 4 marzo, che potrebbero portare, a suo giudizio, a «nessun governo operativo in Italia» (una frase poi in parte smentita in serata). Intanto il differenziale tra decennale italiano e bund tedesco viaggia a 141 punti. Prosegue quindi anche oggi l’andamento dicotomico tra tassi periferici, in rialzo, e core, in calo. Il tasso decennale tedesco è sceso sotto lo 0,7%, quello italiano è sopra il 2%. Intanto, sul fronte aste, sono stati assegnati 2 miliardi di Btp indicizzati all’inflazione a 5 e 10 anni, con rendimenti in rialzo (-0,41%, in rialzo di 10 centesimi rispetto all’asta precedente e lo 0,89%). Il Ctz ottobre 2019, venduto per due miliardi, ha visto un rendimento in rialzo di 4 centesimi a -0,216%.
Telecom brilla nel giorno del cda
Faro puntato su Telecom Italia, dopo le indiscrezioni che parlano del tramonto definitivo dell’accordo sui contenuti con Canal Plus, che rende più complicata anche tutta la partita tra Vivendi, azionista di controllo della tlc italiana e Mediaset. Gli analisti comunque sono positivi su questa ipotesi, che potrebbe aprire nuovi scenari e comunque non metterebbe in discussione una rinuncia alla strategia media del gruppo. Nel frattempo nel cda di oggi i consiglieri Telecom discuteranno del dossier Persidera in vista della cessione.
Volkswagen: 2017 record per vendite e conti. Sale la cedola
Il 2017 è stato un anno record per Volkswagen che ha raggiunto i migliori risultati della sua storia, soprattutto grazie alle vendite in Cina e ai minori costi per il brand Vw. Alla luce dei buoni risultati il gruppo automobilistico tedesco ha annunciato un dividendo superiore alle attese del mercato. Volkswagen ha chiuso il 2017 con ricavi in progresso del 6% a 230,7 miliardi di euro. Il risultato operativo prima degli oneri straordinari, che esclude i costi legati allo scandalo dieselgate, è salito del 16,5% a 17 miliardi di euro. Considerando i costi connessi al dieselgate, il risultato è raddoppiato a 13,8 miliardi di euro. L’utile netto e’ salito a 11,35 miliardi, più del doppio rispetto ai 5,1 miliardi del 2016, ma sotto le attese. Il dividendo per le azioni privilegiate che verrà proposto dal cda agli azionisti e’ pari a 3,96 euro per azione, in forte progresso rispetto ai 2,06 euro dell’anno precedente, mentre quello delle azioni ordinarie è di 3,90 euro per azione, quasi il doppio rispetto a quello del 2016. Record anche per le vendite di auto, pari a 10,7 milioni di unità. Per l’anno in corso la stima è di vendere un numero di auto leggermente superiore a quello del 2017.
L’euro viaggia a 1,23 dollari
Il dollaro perde slancio e chiude la settimana in area 1,23 (segui qui l‘andamento dell’euro sulle principali valute e qui quello del dollaro). I mercati aspettano la testimonianza di Powell al Congresso il prossimo mercoledì, che potrebbe far emergere toni più morbidi. Dal fronte Bce, sottolineano gli analisti di Mps Capital Services, le minute hanno fatto implicitamente intendere che un possibile cambiamento del comunicato potrebbe interessare la parte inerente il Qe, in particolare quella che fa riferimento alla possibilità di incremento se necessario.
Prezzi del greggio tornano a salire: sopra 63 dollari a NY
Prezzi del greggio in ripresa con il Brent che torna in area 66,6 dollari (segui qui l’andamento di Brent e Wti in tempo reale) e il Wti vicino a quota 63 dopo una mattinata sottotono. Ieri il petrolio greggio ha beneficiato del calo inatteso delle scorte Usa mentre oggi gli investitori si stanno concentrando sull’alto livello della produzione e soprattutto sui numeri dell’export, balzato a oltre 2 milioni di barili vicino al picco di 2,1 mln di ottobre.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)