M5s, nuovo caso: candidato a Cerignola condannato. E Di Maio chiede di espellere anche lui

di ALBERTO CUSTODERO

ROMA – Dopo il caso Caiata, il presidente del Potenza Calcio che ha nascosto a Luigi Di Maio di essere indagato per riciclaggio dal 2016, un altro candidato del M5s risulta avere una condanna in primo grado nascosta al movimento e agli stessi elettori, e negata pubblicamente in un post su Facebook. Si tratta di Antonio Tasso, candidato per i 5 Stelle nel collegio Manfredonia-Cerignola. Attacca il senatore pd Stefano Esposito. “Ogni giorno – twitta – viene dimostrato che il tanto decantato metodo di Luigi Di Maio per selezionare le candidature non sia altro che l’ennesima storiella raccontata agli italiani: i fatti sono più forte delle bugie”.

E in serata è proprio Di Maio a dover – un’altra volta – chiedere l’espulsione di un candidatao pentastellato: “Antonio Tasso si è potuto candidare con il Movimento 5 stelle perché il suo certificato penale è pulito, non ha carichi pendenti e pertanto risultava candidabile”. “Peccato – aggiunge – che dieci anni fa Tasso sia stato coinvolto in un processo, perché avrebbe masterizzato dei cd-rom. Il processo è arrivato solo alla condanna in primo grado e poi è andato in prescrizione. Tasso ha accettato la prescrizione prima che esistesse il codice etico del Movimento e prima che esistesse il movimento stesso. Resta il fatto che non ci ha informati di questo episodio. Per questa ragione è stato segnalato al collegio dei probiviri a cui ho proposto l’espulsione”.

A svelare la situazione giudiziaria di Tasso è il rivale di collegio, Michele Bordo, che nei giorni scorsi aveva accusato apertamente il candidato M5s di vendere cd falsi e playstation truccate. La sentenza di condanna di primo grado è del 16 gennaio del 2008, firmata dalla giudice Lucia Rizzi, e contesta a Tasso nel capo di imputazione di aver “duplicato abusivamente o riprodotto a fini di lucro 308 cd per videogiochi e 57 cd musicali”. E poi “di averli venduti senza contrassegni Siae”.

La sentenza si era conclusa con l’assoluzione perché il fatto non sussiste per avere venduto i Cd senza marchio Siae, ma Tasso era stato condannato per la “residua imputazione a mesi sei di reclusione e 2 mila euro di multa. Pena sospesa e non menzione”. Successivamente ha presentato appello e il processo, come ha precisato a Repubblica l’avvocato Gabriele Esposto, è finito in prescrizione.

LA SENTENZA DI CONDANNA IN PRIMO GRADO DI TASSO

• TASSO SU FACEBOOK: “NESSUNA CONDANNA TUTTO FU ARCHIVIATO”
Tasso ha replicato alle accuse in un video postato sul suo profilo Facebook. “Per potermi candidare ho presentato il casellario giudiziario, il  certificato dei carichi pendenti e il certificato ex art 335 che serve per sapere se ci sono indagini sul proprio conto. Tutti questi certificati sono risultati puliti”.

“Certo – ammette – una denuncia ci fu circa 20 anni fa tra il 1999 e il 2000, mi sono difeso come mio diritto è non c’è stata alcuna condanna: il caso fu archiviato”. Non fa alcun riferimento alla sentenza di primo grado. Né alla prescrizione, che non equivale a una assoluzione. Quel che è certo è che non è vero che il procedimento fu archiviato, come dichiarato su Facebook da Tasso. Su questo punto ha dichiarato il falso.

Elezioni, nuovo candidato M5s condannato. Su Fb: “Sono pulito”

In un suo intervento pubblico, in particolare, Bordo aveva detto: “Del candidato del M5s di Manfredonia ancora nessuno parla ma sarebbe il caso che se ne iniziasse a parlare, perché è giusto che quando uno pensa di parlare agli altri di onestà è giusto che faccia i conti prima di tutto con la propria coscienza. E lui i conti con la propria coscienza non può farli perché uno che di mestiere trucca le playstation e vende cd falsi non è una persona che può stare a posto con la propria coscienza”.

• LO SCAMBIO DI ACCUSE TRA I CANDIDATI RIVALI BORDO E TASSO
Playstation truccate, ma anche cd contraffatti. Anche questa è campagna elettorale, almeno dalle parti del collegio 15 della Camera. Chiedete, per conferma, a Michele Bordo, deputato uscente del Pd (al suo terzo mandato, ex presidente della commissione Politiche europee), che qui è candidato. Nei giorni scorsi Bordo nel corso di un incontro nel circolo dem di Manfredonia ha finalmente animato una campagna elettorale noiosa, sferrando attacchi contro i suoi avversari.

Il colpo più pesante, neanche a dirlo, lo ha indirizzato contro il candidato del Movimento 5 Stelle, definito “uno che di mestiere trucca le playstation e vende cd falsi”. Il riferimento era a Antonio Tasso, candidato nello stesso collegio di Bordo. Del resto lo stesso Tasso nel suo curriculum si descrive come “piccolo imprenditore nel settore dell’elettronica”. Truccare playstation e vendere cd contraffatti, però, è un’altra storia. Il diretto interessato se la ride: “Ho un passato da commerciante di videogames, ma se arrivano a questo punto vuol dire che sono alla frutta”.

REP.IT

 

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.