Diecimila assunzioni alle Poste

LUIGI GRASSIA

La società Poste Italiane presenta il piano industriale 2018-2022: l’amministratore delegato Matteo del Fante prevede che i ricavi aumentino «in maniera costante per tutta la durata del piano» con un forte impatto sulla redditività e sull’utile netto; per l’Ebit è atteso un aumento di 0,7 miliardi di euro.

 La politica dei dividendi si basa sul livello 2017 di 0,42 euro per azione, con un aumento del 5% l’anno fino al 2020 e un payout minimo del 60% dal 2021 in poi.

Dal 2018 al 2022 saranno investiti 2,8 miliardi di euro soprattutto nella digitalizzazione, automazione e riorganizzazione del modello di servizio. La posizione finanziaria netta del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è prevista in aumento a 1,7 miliardi di euro nel 2022 da 0,8 miliardi di euro nel 2017.

 

Al compimento del piano nel 2022 il personale di Poste conterà 123 mila effettivi, a fronte dei 138 mila di fine 2017, con una riduzione media annua di 3 mila unità all’anno, ma nel frattempo verranno assunti circa 10 mila professionisti qualificati, tra cui 5 mila esperti in ambito finanziario e assicurativo.

 

Questo però non vuol dire che le Poste vogliano dedicarsi solo alla finanza, anzi è previsto un rilancio delle attività tradizionali, cioè le lettere e i pacchi. «Stiamo lanciando – dice Del Fante – un modello di consegne innovativo, anche di pomeriggio e nel weekend».

LA STAMPA

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