Pagamenti online per multe, bollo auto, voucher Inps: è svolta per PagoPA

di ALESSANDRO LONGO

Aria di svolta per il sistema digitale dei pagamenti pubblici, PagoPa, dopo incertezze e ritardi. Da poco è possibile pagare in questo modo, cioè anche via internet e semplificato, i bolli auto e i contributi Inps alle collaboratrici domestiche. Tra poco sarà la volta di tutte le multe extra urbane, grazie a un accordo con la Polizia Stradale e i Comuni si stanno allineando per offrire la stessa comodità per le multe urbane: già lo fa Palermo; Milano entro giugno, a breve Roma.
È quanto anticipano a Repubblica.it dal Team Digitale di Diego Piacentini (alla presidenza del Consiglio).
Il progetto PagoPa, a detta dello stesso Team e anche di tutti gli esperti, si conferma così quello più maturo tra tutti quelli avviati in questi anni per riformare il rapporto tra noi e pubblica amministrazione. Possiamo dire anche che il solo che sta producendo effetti tangibili al cittadino (a differenza dell’identità digitale Spid).
Il vantaggio infatti è la maggiore comodità nei pagamenti (in futuro, anche possibili risparmi sui costi di commissione).

Facilità di pagamento
Dazi, multe, tributi che finiscono su PagoPA sono pagabili in tanti modi semplificati. L’utente può scegliere il sito internet relativo a quel pagamento (del Comune, per esempio), l’e-banking o l’ATM della propria banca o anche edicole, tabaccai (del circuito Satispay). Tante alternative, tutte certo più comode e rapide rispetto al vecchio pagamento allo sportello.
“La nuova interfaccia di PagoPa consente di pagare con la stessa facilità di un normale sito e-commerce, con pochi clic; ricorda la carta di credito dell’utente, accetta PayPal e SatisPay. Nei prossimi mesi a questi sistemi di pagamento si aggiungeranno Jiffy di Sia e Masterpass”, spiega Giuseppe Virgone, responsabile pagamenti presso il Team Digitale.
Ci sono vantaggi anche per la PA: con questo sistema ottiene i soldi prima e non deve faticare nella riconciliazione (e quindi risparmia tempo di back office). Il Comune di Milano riporta dati molto interessanti a riguardo, per il pagamento della Tari: oltre 532 mila transazioni per un totale di oltre 182 milioni di euro incassati.

I nuovi servizi
Certo la facilità di pagamento sarebbe ben poca cosa se le cose pagabili così fossero una netta minoranza. Questo è stato finora il problema di PagoPa. Ma comincia a risolversi.
Poste nei prossimi mesi aderirà all’avviso unico di pagamento PagoPA, che conterrà per la prima volta i canali postali e bancari. Finora sono avvisi separati.
ACI ha portato su PagoPA tutti i pagamenti online dei bolli auto Bollonet; idem l’Inps per i voucher per prestazioni occasionali e i contributi per i collaboratori domestici. Collegati a PagoPa ora anche i pos fisici delle PA (Nexi, Intesa e Poste), dove l’utente può pagare con carta allo sportello.
La Polizia Stradale porterà tutte le multe extra-cittadine su PagoPA entro il 2018. Per le altre multe, lo sbarco su PagoPA dipende dai Comuni: già lo fa Palermo; Milano entro giugno, a breve Roma.

Il bilancio
Ad oggi sono 12 mila le PA attive, cioè con servizi pagabili in questo modo. Circa la metà del totale. Questo in barba alla normativa che imponeva l’adesione di tutti entro il 2016, termine poi prorogato (e pure sforato) a dicembre 2017. “La maggior parte delle PA mancanti prevedono di allinearsi entro il 2018-2019 – dice Virgone. Stiamo lavorando su quelle che hanno annunciato tempi oltre il 2020”.
“Tutto sommato sono molto soddisfatto. Stiamo andando molto meglio rispetto a quando abbiamo preso in mano questo progetto – dice Virgone; se pensiamo che ancora nel 2017 le PA attive erano pochissime, su 13 mila che erano aderenti a PagoPa”. Già, quasi tutte le PA – nella migliore tradizione della PA italiana nei confronti del digitale – si erano limitate a un’adesione a PagoPa, senza però dare servizi all’utente. Quindi, un’adesione inutile, che tradiva il senso stesso della riforma.
Ci si consolerà a pensare che nel futuro ci sono altri vantaggi in vista per l’utente. Per esempio, “PagoPA rende trasparenti per la prima volta i costi di commissione per i pagamenti elettronici e quindi l’utente può scegliere il metodo che ha quelli più bassi. In questo modo, i costi, grazie alla trasparenza, potrebbero scendere in futuro”.
E poi è sempre in pista il progetto “Cittadinanza digitale”, previsto dal nuovo Cad: un profilo online dove ciascuno di noi potrà vedere lo stato del proprio rapporto con tutte le PA e da cui ricevere notifiche (anche cellulari) quando qualcosa cambia. Un po’ come siamo abituati a fare con le tante app, per esempio per ristoranti o biglietti. Ma – come dicono dallo stesso Team – il servizio Cittadinanza Digitale (che sembrava così vicino quando si chiamava Italia Login) arriverà probabilmente oltre il 2018.
Si vedrà: in questi giorni il Team Digitale deve accelerare, per consolidare il proprio lascito per il futuro. A dicembre 2018 è infatti la scadenza del loro mandato.

REP.IT

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.