«Ministri 5 stelle, Andrea Roventini al Tesoro»: l’annuncio di Di Maio
Il ministro del Tesoro che il M5S propone è Andrea Roventini, professore alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Lo annuncia il capo politico M5S Luigi Di Maio a Unomattina. «Roventini ha l’età di Macron ma già scrive con un premio Nobel che è Stiglitz, con lui torneremo a fare politica espansiva», spiega Di Maio. «Io ho voluto mantenere una promessa agli italiani, cui ho promesso che il M5S avrebbe presentato una squadra di governo prima delle elezioni. Ho mantenuto la promessa: oggi presenterò tutta la squadra di governo con i ministri». Ma subito piovono le critiche degli avversari. «Di Maio si autoproclama premier, poi nomina i ministri e chiede di poter inviare la lista al Quirinale. Fa tutto da solo, vive in una realtà parallela. È il Truman Show». Così la Presidente della Camera e candidata di LeU Laura Boldrini a Rtl 102.5. E il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio è tranchant: «È tutto cabaret».
Chi è
«Roventini ha già portato avanti tre progetti con la commissione Ue per rivedere i parametri economici e quelli deficit/Pil», spiega Di Maio che sottolinea: «In Italia servono risorse fresche, con basta austerity e politiche espansive, su cui io e Roventini siamo in perfetta sintonia». La notizia di Roventini come ministro del futuro governo M5S è stata anticipata, tra l’altro, dal Sole 24 Ore questa mattina. Docente presso la Scuola superiore S. Anna, 40 anni, Roventini fu tra i partecipanti del convegno organizzato dal M5S «Lo Stato innovatore». Su twitter si descrive, nel suo profilo, come «keynesiano eretico», pubblica lavori sul Journal of Evolutionary Economics e, recentemente è tra i co-autori, assieme a Joseph Stiglitz di un lavoro dal titolo «Rational Heuristics? Expetations and Behaviors od evolving economies with Heteregeneous interacting agent».
«Ho un enorme stima di lui, come amico e come collega. Il mio giudizio su di lui è incondizionatamente positivo, è un’ottima scelta». Lo afferma l’economista Giovanni Dosi, fino a poche settimane fa direttore della Scuola Superiore S. Anna e vincitore del cosiddetto «nobel del management». «Il suo è un approccio keynesiano espansivo, è un amico dell’innovazione», spiega Dosi che è stato uno dei mentori accademici di Roventini.
Il dopo Draghi
Il dopo Draghi? «Avere un italiano al vertice della Bce — spiega Di Maio — è garanzia di equilibrio nei rapporti con la Ue sbilanciata verso Francia e Germania. Mi auguro che ci sarà ancora una leadership italiana della Banca centrale europea. In questo momento serve una visione di cambiamento della Ue. Dobbiamo restare nell’ Unione monetaria e nella Ue e ridiscutere i trattati che stanno distruggendo la nostra economia e agricoltura». Perché il M5s sul restare nell’unione monetaria ha cambiato idea? «Oggi ci sono più spiragli per rappresentare l’Italia. L’Italia questa partita non l’ha mai giocata. Cominciamo a giocarla questa partita», risponde Di Maio al conduttore.
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