Delrio: “Flat tax irrealizzabile, la lista dei ministri del M5s è cabaret”
di MONICA RUBINO
ROMA – “Il Pd può ancora vincere. Penso che gli italiani siano saggi e non rincoglioniti e sapranno scegliere chi ha dimostrato competenza e serietà rispetto a chi fa le stesse promesse da vent’anni”. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, risponde indirettamente al grillino Alessandro Di Battista “che qualche giorno fa ha dichiarato: “gli italiani li vedo molto rincoglioniti“). E si dice fiducioso sulla possibilità che i dem possano uscire vincitori dalle elezioni ormai imminenti e che il ricorso alle larghe intese non sarà necessario.
“Gli italiani stanno capendo che tra le prediche e le promesse mirabolanti è meglio scegliere con più ponderazione e dare il voto al governo che in questi anni ha tirato l’Italia fuori dalla crisi, ancorandola alla ripresa”, afferma Delrio. E critica le proposte del centrodestra e del M5s: “La flat tax di Berlusconi è semplicemente irrealizzabile. La lista dei ministri dei cinquestelle è cabaret, non c’entra nulla con la vita quotidiana degli italiani. Noi abbiamo parlato soprattutto di lavoro, di salario minimo, di sicurezza, scuola e sanità pubblica”.
Il ministro nega inoltre che ci sia una competizione sulla premiership fra Matteo Renzi e Paolo Gentiloni: “Il primo endorsement all’attuale premier è stato fatto proprio dal segretario del Pd”, chiarisce. E aggiunge: “Non c’è un candidato premier, si cerca di far vincere il maggior numero di parlamentari e il Capo dello Stato sceglierà chi potrà formare un governo”. Infine, se il Pd uscisse sconfitto dalle elezioni, nega di avere un piano B: “Non mi sto preparando a nessuna iniziativa, ma solo a vincere nel mio collegio”.
Quanto alle polemiche sui treni bloccati a Roma a causa della neve, Delrio risponde: “Le Ferrovie hanno sbagliato a non applicare i protocolli concordati in caso di emergenze di questo tipo, hanno sopravvalutato le loro forze ma si sono scusate. Mi scuso anche io. Per ora non cadrà nessuna testa, c’è un’indagine in corso per accertare le responsabilità. Certo è più semplice chiudere una città come è stato fatto a Roma”.
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