Livorno, Casapound: esponente pestato, rischia di perdere un occhio
Un militante di Casapound sarebbe stato aggredito a Livorno mentre tentava di riattaccare un manifesto elettorale strappato. Lo rende noto lo stesso movimento spiegando che l’attivista “è stato assalito da 4 persone che, cappucci alzati e bastoni alla mano, lo hanno pestato e poi hanno sfondato i finestrini della sua auto, all’interno della quale era presente la compagna incinta, illesa ma sotto choc”. L’uomo ha riportato una ferita a un occhio.
Sull’aggressione al militante di Casapound, un 37enne che risiede a Livorno, stanno indagando i carabinieri, arrivati sul posto insieme ai sanitari del 118.
L’uomo è stato medicato al pronto soccorso ma le sue condizioni non sono gravi e i medici, dopo aver verificato anche la ferita a un occhio, lo hanno dimesso. Per lui la prognosi è di 30 giorni: una frattura al naso e contusioni maxillofacciali.
Casapound: “Incredibile quello che sta succedendo” – Il segretario nazionale di Casapound, Simone Di Stefano, ha sottolineato come sia “incredibile quello che sta accadendo in Italia. Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità. Al nostro militante gravemente ferito, va la più totale solidarietà e vicinanza del movimento. Al ministro Minniti, invece, che non ha ritenuto di spendere una parola sulle minacce di chi ha promesso di mettere a ferro e fuoco Roma per impedirci di parlare al Pantheon chiediamo cosa si debba aspettare ancora per intervenire”.
“Gesti vigliacchi come questi, o come quelli di Torino, Piacenza, Palermo, non fanno altro che rendere plasticamente evidente quale è la verità storica del periodo in cui viviamo: un movimento come CasaPound che si organizza, si impegna, si presenta alle elezioni e cerca di cambiare il mondo facendo politica e una massa di vecchi partiti che, pur di mantenere il loro posto alla guida del paese, cedono ai ricatti dei violenti”.
TGCOM