Maltempo: autostrade bloccate in Emilia, Aurelia nel caos in Liguria. Scuole chiuse al Nord e al Centro

Il tir che si è rovesciato sull’Aurelia Il tir che si è rovesciato sull’Aurelia

Il gelicidio sta provocando pesantissimi disagi sulla circolazione stradale, soprattutto nel Nord: in mattinata stati chiusi al traffico alcuni tratti delle autostrade in Emilia Romagna. Le chiusure riguardano le autostrade A1, A13, A14 ed il raccordo A1-A14 Bologna-Casalecchio, in entrambe le direzioni di marcia. Problemi anche in Liguria. L’autostrada A12 è stata chiusa per tutta la notte, nel tratto tra La Spezia e Sestri Levante, a causa del ghiaccio che si è formato giovedì dopo le abbondanti nevicate e che ha provocato anche alcuni incidenti senza gravi conseguenze. Resta ancora bloccata l’Aurelia: in parte dal ghiaccio, in parte da un tir che è finito di traverso bloccando la strada. Circolazione problematica , sempre per il gelo, anche sulla A15 della Cisa è stato chiuso il tratto tra Pontremoli (Massa) e Santo Stefano Magra (La Spezia).

Quali sono i tratti chiusi

I tratti chiusi sono questi: A1 Milano-Napoli tra Reggio Emilia e Sasso Marconi in entrambe le direzioni. A14 Bologna-Taranto tra Bologna San Lazzaro e Cattolica in entrambe le direzioni. Diramazione di Ravenna intero tratto. Raccordo di Bologna Casalecchio l’intero tratto. A13 Bologna-Padova tra bivio A14 e Ferrara Sud. Le segnalazioni riguardanti i disagi in autostrada si susseguono, sia su twitter che sui siti online e quelli specializzati: Autostrade ha chiuso il casello di Modena nord e un tratto di autostrada (rischio gelicidio): da Nord uscita obbligatoria a Reggio Emilia da Sud uscita a Modena Sud.

Autostrade: sconsigliato mettersi in viaggio verso l’Emilia

Previsto un nuovo peggioramento nel corso della mattinata con nevicate nel settore ligure e possibili piogge gelate nel nodo bolognese. Autostrade per l’Italia sconsiglia di mettersi in viaggio verso le zone dell’Emilia Romagna bersagliate dal gelicidio. La raccomandazione è di mettersi in viaggio solo se equipaggiati di pneumatici invernali o in alternativa muniti di catene a bordo

L’Aurelia chiusa

Tutte le auto e tutti i camion che con l’autostrada bloccata si erano incolonnati lungo l’Aurelia, in attesa della riapertura, sono stati rimandati indietro. In molti hanno trovato alloggio in strutture ricettive della zona. Decine di tir sostano invece vicino ai caselli autostradali in attesa di poter riprendere la marcia.

Emergenza freddo in tutta Italia

Ma l’emergenza freddo resta pesante in tutta Italia. Ancora neve, freddo e disagi pesanti. Gli ultimi colpi di coda di «Burian» continuano a sferzare la Penisola, sia al Nord che al Centro: le previsioni parlano, almeno sino a stasera (venerdì), di un peggioramento delle condizioni meteo tra Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Mentre la Liguria appunto resta «sorvegliata speciale». Voli cancellati, strade bloccate. Centinaia le scuole chiuse. La preoccupazione maggiore viene appunto dal gelicidio, ossia pioggia e nevischio che, con temperature prossime a 0°, ghiacciano al suolo, rendendo pericolosissimo il transito sulle strade. Ieri alle 8 il fenomeno ha provocato un incidente mortale in Veneto, sulla via Romea, in prossimità di Chioggia, trasformata nella notte in un lungo scivolo gelato. La vittima è una donna, un’assistente sociale di 30 anni, Barbara Penzo, che si è scontrata contro un tir mentre era diretta al lavoro. Non lontano, a Jesolo, altro frontale tra due auto con quattro feriti, uno grave.

Le raccomandazioni dei sindaci

Dai sindaci è venuta la stessa raccomandazione: mettersi in viaggio solo se necessario. Mentre a Roma Virginia Raggi dichiara archiviata l’emergenza, quello di Bologna, Virginio Merola, ha sconsigliato l’uso delle biciclette mentre «Riders Union», un «sindacato» dei «ciclofattorini», su Facebook si è rivolto alla clientela: «State al nostro fianco, girare con le strade innevate è troppo pericoloso, in questi giorni non ordinate nulla».

L’emergenza scuole

Non si contano le scuole chiuse anche oggi in molte città: l’elenco comprende almeno cinquanta comuni nel Bolognese (oltre allo stesso capoluogo), Genova, varie località dell’Alessandrino e del Pavese, e poi Verona, Rovigo, Ravenna, Rimini, decine di comuni sull’Appennino tosco-emiliano, e ancora Siena, Arezzo e Volterra. Stop alle attività didattiche anche all’università, soprattutto in quelle dell’Emilia, la regione dove le condizioni meteo sono state peggiori, tanto che il governatore Stefano Bonaccini sta valutando se dichiarare lo stato d’emergenza.
A Castelnovo Monti, nel Reggiano, dove la situazione è difficilissima, con molte strade di montagna bloccate, il sindaco Enrico Bini ha deciso di tenere aperte elementari e medie, perché «la scuola è un pubblico servizio come ospedali, uffici postali e altri» e per questo ha ricevuto «messaggi, al limite del minatorio, in cui mi si diceva di mettere a rischio di vita i ragazzi in modo scriteriato, o peggio».
Ancora a Bologna neve e ghiaccio hanno causato la cancellazione di 40 voli all’aeroporto Marconi, dove già nella notte tra mercoledì e giovedì 150 addetti si erano messi all’opera sulle piste con i trattori spazzaneve. Ritardi anche nelle partenze, per via del prolungamento delle operazioni di «de-icing».

Soccorso agli animali

Non manca una vera e propria emergenza animali: sugli Appennini la fauna selvatica si sta spostando in pianura per cercare cibo e ripari e per questo si sono ripetute le segnalazioni di investimenti di cinghiali e cervi da parte di automobilisti. A Ligonchio un cerbiatto spossato e affamato si è avvicinato a due pattuglie della polizia provinciale e della Stradale. Che lo hanno salvato, portandolo in un rifugio al sicuro.

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