l rebus del governo: ecco i numeri delle possibili coalizioni del futuro
Il governo non c’è. La previsione, almeno su questo, è stata rispettata. Nessuna delle tre principali forze politiche si avvicina a quella soglia del 40 per cento da tanti considerata garanzia di una maggioranza assoluta, in termini di seggi, alle Camere. E allora? Certo sarà decisiva l’opera di mediazione del Quirinale, ma i numeri? Quali sono – negli scenari della fantapolitica – le possibili coalizioni in grado di sostenere un governo nella prossima legislatura?
SENATO
Partiamo dal Senato dove il numero magico per la maggioranza assoluta è 158. Basiamoci sul numero di seggi attribuibili sulla base delle proiezioni. Assolutamente impossibile un’alleanza Pd-Forza Italia: 48 i seggi del Pd, 51 quelli di Forza Italia. La somma fa 99. In teoria, invece, i numeri per un patto tra i nemici giurati – M5S e Pd – ci sarebbero. Magari con Leu a fare da collante. 48 i seggi Pd, 112 quelli del Movimento 5 Stelle, 8 quelli di Liberi e Uguali: la somma fa 168. Maggioranza, anche se non ampia. Certo per l’attuale segretario del Pd – che ha trascorso le ultime giornate di campagna elettorale ad attaccare Di Maio dicendo “Non avrete i nostri voti” – sarebbe difficile da accettare, ma in un’eventuale Pd derenzizzato…. Mentre un’alleanza M5S-Leu, senza Pd, sarebbe lontana dal quorum. Ultima opzione, il governo nero-verde dei populisti. Stando ai dati disponibili in questo momento, la Lega avrebbe 57 seggi, Fratelli d’Italia 16. Sommati ai 112 dei grillini il risultato è 185.
rep
Elezioni 2018: e adesso che succede? Gli scenari per il nuovo governo
CAMERA
E alla Camera? Qui la maggioranza assoluta è a quota 316. Ripartiamo dall’ipotetica alleanza Forza Italia-Pd. Niente da fare: ai 94 seggi forzisti si sommano i 135 del Pd e il risultato è 229. Assolutamente lontano dalla soglia. E l’ipotetica coalizione M5S-sinistra? I pentastellati sono a quota 226, sommati ai 135 del Pd e ai 16 di Leu il risultato è 377. E il numero di seggi dell’alleanza dei populisti? 123 leghisti, sommati ai 28 di Fratelli d’Italia e ai 226 dei pentastellati, danno 377.
L’aritmetica dice che un governo è possibile. Ma le strade della politica sono più impervie. Ovviamente resta la soluzione con la base più ampia: un governo di unità nazionale, o un governo di scopo magari per fare la legge elettorale, con tutti o quasi dentro. Ma neanche questa sembra una strada in discesa.
I PASSI DELLA NUOVA LEGISLATURA
La prima seduta delle nuove Camere sarà il 23 marzo. Il primo giorno di scuola prevede, come sempre, l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Due giorni dopo, il 25 marzo, è il termine ultimo per i parlamentari per comunicare il gruppo di appartenenza. È alla fine del mese che si entra davvero nel vivo per la formazione di un eventuale (e al momento inesistente) nuovo governo. Perché tra più di tre settimane sono previste le consultazioni al Quirinale. Il classico appuntamento di galateo istituzionale (visto che la Costituzione non le prevede) con cui il presidente della Repubblica dà il via all’iter per la nascita del nuovo esecutivo.
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