Salvini: “Noi pronti alla chiamata, ma no ad accordi politici”
Il leader della Lega a chi gli chiede dove prenderà i voti che mancano in Parlamento per una maggioranza di governo di centrodestra, risponde ostentando sicurezza: “Se verremo chiamati siamo pronti anche da domani. Chi condivide il nostro programma fondato sul lavoro, non sull’assistenza, via la legge Fornero, gli studi di settore, il controllo dei confini, la legittima difesa e la riforma della scuola. Chi ci sta può darci una mano, però escludo qualsiasi accordo partitico o politico alla vecchia maniera”.
“Sono contento della compattezza del centrodestra – prosegue -. Andremo insieme al Quirinale. Siamo la prima coalizione e siamo la speranza per gli italiani”. E ancora: “Renzi è vittima della sua arroganza. Peccato, perché c’è una tradizione di sinistra che non vota o che guarda alla Lega e cercheremo di raccogliere queste forze”.
“C’è un parlamento, c’è un candidato premier e c’è un programma che porterà l’Italia fuori dalle sabbie mobili. Chi vuole sostenere questo programma lo accettiamo. Ma non faremo accordi partitici”.
Inevitabile un commento sull’Europa, che non deve temere un eventuale governo di centrodestra: “Semmai gli italiani hanno temuto l’Europa negli anni passati. Noi andremo in Europa a cambiare regole che hanno impoverito italiani”.
Quanto al Movimento 5 Stelle, Salvini assicura che non ci sono contatti con gli esponenti pentastellati: “Li vedo in televisione”.
Con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ieri ad Arcore “ci siamo ringraziati”, rivela Salvini. “Siamo la prima coalizione. Siamo una speranza per 12 milioni italiani e siamo pronti a passare dalle parole ai fatti. Gli italiani hanno scelto”. A chi gli chiede se Berlusconi ha accettato l’idea che lui possa essere candidato premier, Salvini risponde così: “Chiedetelo a lui. Di quello che ci siamo detti vi racconto alcune cose, altre no, però siamo pronti, la squadra c’è, c’era un accordo prima del voto e noi siamo soliti mantenere un accordo. L’accordo penso che per tutti gli alleati, anzi sono sicuro, valga dopo il voto”.
“La trattativa con Fontana e Zaia con me presidente del Consiglio durerà fra i 6e gli 8 minuti”, affermato il leader della Lega. E aggiunge: “Il bello è che ci saranno richieste di altre Regioni e finalmente la trasformazione dell’Italia in un Paese efficiente, moderno e federale è a portata di mano”.
IL GIORNALE
This entry was posted on martedì, Marzo 6th, 2018 at 17:34 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.