Europa ingrana la marcia. Milano maglia rosa chiude in rialzo dell’1%

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Chiusura in rialzo per le Borse europee ((segui qui i principali indici europei), incoraggiate da Wall Street che si è lasciata parzialmente alle spalle le preoccupazioni per le tensioni geopolitiche internazionali che potrebbero essere innescate dalle mosse dell’amministrazione Trump in tema di dazi. Del resto anche il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha dato un messaggio positivo, rilevando che la crescita globale potrebbe stupire ancora. Milano, dopo la battuta d’arresto della vigilia, ha vantato la performance migliore, terminando le contrattazioni in progresso dell’1,16%%. Anche spread è sceso a 132 punti, nonostante le difficoltà che si profilano per la formazione del nuovo governo. Sono andate bene anche Francoforte e Parigi, mentre sono rimaste è più indietro Madrid e Londra. Quest’ultima penalizzata anche dalle tensioni tra Gran Bretagna e Russia dopo l’avvelenamento della spia russa a Londra.

Telecom protagonista dopo la mossa di Elliott
A Piazza Affari Telecom Italia (+2,8%) ha catalizzato l’attenzione, nel giorno in cui Elliott ha chiesto una revisione della governance, mettendo ai voti della prossima assemblea la sostituzione di 6 amministratori indicati da Vivendi con manager proposti dal fondo stesso.

Banche sotto la lente nel giorno dell’Addendum della Bce su Npl

Le azioni delle banche hanno registrato un andamento rialzista nonostante la Banca centrale europea abbia messo di nuovo sotto la lente il problema delle sofferenze, pubblicando le nuove richieste per ridurre gli Npl del sistema creditizio.

Bene Generali e Leonardo dopo i conti 2017

Generaliè salita del 2,5% nel giorno della pubblicazione dei conti in crescita del 2017. Hanno continuato a correre anche le Leonardo – Finmeccanica (+2,4%), festeggiando ancora la maxi-commessa vinta in Qatar. L’azienda ha inoltre pubblicato i conti del 2017, con l’utile in calo ma superiore alle attese. Hanno fatto bene le Fiat Chrysler Automobiles (+1,18%), sebbene le immatricolazioni europee siano andate nettamente peggio del mercato lo scorso febbraio. Atlantia (-2,33%) ha accusato la performance peggiore del paniere principale all’indomani dell’accordo siglato con Acs per l’acquisto di Abertis.

Euro debole sotto 1,24 sul dollaro, yen in rialzo

Sul fronte dei cambi, movimenti limitati in attesa della riunione del Fomc della prossima settimana con l’euro/dollaro che passa di mano sotto 1,24. Il discorso di Draghi a Francoforte ieri ha indebolito la valuta unica (segui qui i cambi dell’euro contro le principali valute). Yen in rialzo, sulla scia dei rischi legati alle politiche protezionistiche di Trump, con il cross dollaro/yen arrivato a scambiare in prossimità di area 106 (segui qui il cross del dollaro contro le principali valute).

Petrolio in rialzo

Dopo la seduta volatile della vigilia, il petrolio ha ripreso a salire (segui qui l’andamento di Brent e Wti in tempo reale), nonostante l’Opec per la prima volta abbia dichiarato che nel 2018 la nuova produzione dello shale oil statunitense supererà la crescita della domanda globale.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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