Due boati in Lombardia, psicosi esplosione a Bergamo: «Jet hanno infranto barriera del suono»

Due boati violentissimi, simili a potenti esplosioni, hanno messo in allarme giovedì mattina, intorno alle 11.30, tutta la zona nord della Lombardia, da Varese a Bergamo. Centralini delle forze dell’ordine e del 118 sono subito stati intasati da centinaia di telefonate e su Twitter sono fioccate le richieste di spiegazione. Il rumore, sentito anche ad Aosta e in Piemonte, ha fatto tremare i vetri delle abitazioni, tanto da far incrinare le finestre di una scuola a Triuggio. Nella zona di Bergamo i boati sono stati così forti da far scattare, a scopo precauzionale, l’evacuazione di alcune scuole e del tribunale.

A Monza, numerose le persone che per lo spavento hanno lasciato le proprie abitazioni e si sono riversate in strada, e anche qui alcune scuole hanno fatto uscire gli alunni nei cortili. Poco dopo l’Aeronautica militare ha confermato quella che fin dall’inizio era parsa l’ipotesi più plausibile: due caccia intercettori F-2000 Eurofighter della «forza azzurra» hanno infranto la barriera del suono nella zona sopra Malpensa, provocando quello che in gergo si chiama «boom sonico» e che si manifesta con un forte boato (qui la spiegazione: cos’è il boom sonico).

Il decollo immediato d’allarme

I due aerei militari sono decollati dalla base di Istrana (Treviso), sede del 51° Stormo, allo scopo di intercettare un Boeing 777 dell’Air France, il volo AF671 partito dall’isola di Réunion e diretto all’aeroporto di Parigi Orly, che aveva «perso improvvisamente il contatto radio con l’agenzia italiana del traffico aereo». Il che poteva anche significare un dirottamento in atto. È stato dato dunque l’ordine di scramble, cioè di decollo immediato d’allarme, da parte degli Eurofighter. I due jet dell’Aeronautica hanno raggiunto il volo di linea sopra Aosta, l’hanno identificato, i piloti si sono assicurati che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo e i due caccia sono rientrati alla base.

Nessun reato da parte dei piloti

Fonti dell’Aeronautica militare confermano che i due Eurofighter, «in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo», sono stati autorizzati alla manovra di decollo rapido – che ha portato ad infrangere la barriera del suono, causando l’allarme tra la popolazione – per ridurre il più possibile i tempi di intervento. Per la Procura di Bergamo, competente a indagare sulla vicenda, allo stato non si ravvisano reati a carico dei due piloti: ai pm diretti dal procuratore Walter Mapelli risulta che hanno agito correttamente, in condizioni di emergenza. La Procura di Bergamo è comunque in attesa di ricevere una relazione dalle autorità competenti.

Sui social

Dopo l’ondata di preoccupazione suscitata dai boati e dall’allerta per una possibile ipotesi terrorismo, sui social il sollievo ha preso la forma dell’ironia. «Alla probabile notizia che due aerei hanno rotto il muro del suono, qui a #Bergamo stanno già organizzando un Transit di muratori per andarlo a riparare», scrive per esempio Lorenzo Viganò. E «PA»commenta: «A me questa storia dei due caccia non convince, secondo me è una #FakeNews per coprire l’arrivo di una astronave rettiliana venuta a monitorare le elezioni dei presidenti delle camere e la formazione del governo».

CORRIERE.IT

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