Una scritta che inneggia le brigate rosse, imbrattata la lapide di Aldo Moro in via Fani
Una scritta, con vernice spray rossa, che inneggia alle brigate rosse. È stata nuovamente imbrattata la lapide commemorativa di Aldo Moro e la sua scorta in via Fani a Roma. Un mese fa la base di cemento era già stata sfregiata con una svastica disegnata a spray e la scritta «A morte le guardie». A intervenire sul posto una pattuglia dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma che ora indagherà sull’accaduto. Nel frattempo le scritte sono state rimosse.
La settimana scorsa è stato ricordato il sequestro di Aldo Moro e l’uccisione degli uomini della scorta a 40 anni dai fatti di via Fani.
Intanto arriva una ferma condanna al gesto da parte del mondo politico. «Il ripetuto oltraggio ai martiri di via Fani nel luogo che ha visto il rapimento di Aldo Moro non è solo gravissimo ma assai inquietante. Non si può derubricare come qualcosa di poco conto, non si può sottovalutare», ha commentato Giuseppe Fioroni, presidente della Commissione parlamentare di Inchiesta sul caso Moro. E ancora: «Tanti fermenti scuotono il nostro paese, aggravati da una complessa situazione internazionale. L’Italia – ha concluso Fioroni – come e più del passato, deve rispondere con forza ed efficacia ad ogni tentativo di riaprire una stagione definitivamente archiviata».
«Ancora un oltraggio alle vittime di Via Fani. La scritta Br sul nuovo monumento inaugurato nei giorni scorsi nel quarantennale della strage è un insulto a tutti i romani e a tutti gli italiani. Un insulto alla nostra memoria», ha scritto invece su Twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Dello stesso tenore il commento del parlamentare del Pd, Emanuele Fiano: «Una mano criminale ha imbrattato il monumento che ricorda le vittime dell’agguato di via Fani. Gesti scellerati che seguono parole irresponsabili pronunciate contro le vittime di una stagione di lutto e dolore. Chi di dovere accerti e punisca i responsabili. Alle forze democratiche il compito di non dare spazio a chi vorrebbe riportare indietro le lancette della storia».