Scontro Salvini-Berlusconi sulla Bernini, il leader di Fi: “Si rompe la coalizione”

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roma

Il nuovo Parlamento italiano si è insediato per votare i presidenti di Camera e Senato. Dopo che le trattative degli scorsi giorni tra i partiti sono fallite, le votazioni per le presidenze delle Camere sono iniziate senza la minima traccia di accordi e, soprattutto, senza rete. La Stampa racconta minuto per minuto la giornata politica, con la cronaca dei fatti e le testimonianze dei nostri giornalisti.

19.10 – Il M5s non pone veti su Bernini, i vertici riflettono

Da parte del M5s è probabile che non ci sia alcun veto alla candidatura di Anna Maria Bernini. Lo si apprende da diverse fonti parlamentari dei 5 stelle, anche se dai vertici del movimento non è giunta ancora alcuna indicazione ufficiale. «È un problema di metodo, Romani era indagato», spiega un esponente M5s tra i più vicini ai vertici che in questi minuti sono riuniti per decidere la linea.

 

18.50 – Berlusconi: i voti della Lega a Bernini rompono la coalizione

«I voti al Senato ad Anna Maria Bernini strumentalmente utilizzata sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un governo lega-M5s». È quanto si legge in una nota di Forza Italia.

 

18.40 – Dopo l’annuncio di Salvini, il Cavaliere convoca i vertici di Fi

Dopo l’annuncio del leader della Lega Matteo Salvini di votare a Palazzo Madama Anna Maria Bernini come candidato alla presidenza, Silvio Berlusconi ha deciso di convocare a palazzo Grazioli lo stato maggiore del partito per fare il punto della situazione. La notizia che la Lega avesse deciso di votare l’esponente di Fi, a quanto si apprende, ha lasciato senza parole gli azzurri che al Senato hanno capito solo dentro l’emiciclo che il Carroccio aveva deciso di votare la Bernini.

Intanto, interrogata dai cronisti sulla scelta di votare Bernini, la senatrice M5s Barbara Lezzi ha risposto: «Adesso decidiamo: faremo una riunione e valutiamo».

 

18.33 – Seconda fumata nera al Senato

Seconda fumata nera per l’elezione del presidente del Senato. La senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini, votata dai senatori della Lega come annunciato da Matteo Salvini, ha ottenuto 57 voti, Bonino 2 voti, Calderoli 1 voto e Napolitano 1 voto, le schede bianche sono state 255, le schede nulle 3. Si procederà quindi domani a Palazzo Madama alla terza e, se necessario, alla quarta votazione. Secondo quanto prevede il Regolamento del Senato nelle prime due votazioni sarebbe stata necessaria la maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato, mentre nella terza votazione prevista per il giorno successivo «è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, computando tra i voti anche le schede bianche. Qualora nella terza votazione nessuno abbia riportato detta maggioranza, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza, anche se relativa. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età».

 

18.18 – Anna Maria Bernini in Aula

Anna Maria Bernini (Forza Italia) assiste allo spoglio nell’aula del Senato. È seduta nel primo banco accanto a Galliani. Dalla parte opposta dell’emiciclo, Renzi è al centro di un capannello di senatori Pd.

 

18.10 – Senato, Salvini: abbiamo votato Bernini ora in Aula

«Per uscire dal pantano la Lega fa un gesto di responsabilità all’interno del centrodestra, non abbiamo chiesto nulla per noi, ma qui si fa notte e quindi abbiamo scelto di votare un candidato di centrodestra, di Forza Italia. Un atto di amore verso il parlamento e verso il centrodestra: abbiamo votato Anna Maria Bernini» in Aula ora. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti al Senato, dopo aver votato nell’Aula di Palazzo Madama. «Abbiamo deciso di votare scheda bianca e stiamo votando scheda bianca». Della scelta della Lega di votare Bernini «abbiamo appreso in Aula e ne prendiamo atto ma non era concordata né attesa» dice Renato Schifani, di FI, interpellato dai cronisti in Senato. «Valuterà Berlusconi ma allo stato attuale c’è un candidato di Forza Italia che è Paolo Romani: si era anche fatto il nome della Bernini, ma il nostro candidato fino a prova contraria è Romani».

 

17.40 – Seconda fumata nera a Montecitorio

E’ fumata nera anche per il secondo scrutinio a Montecitorio sulla presidenza della Camera. Il quorum richiesto era della maggioranza dei due terzi, contando anche le schede bianche.

 

16.00 – Non c’è accordo, quasi mille schede bianche

Quasi mille schede bianche nelle prime votazioni per eleggere i presidenti di Senato e Camera: 590 a Montecitorio, 312 a Palazzo Madama. Il resto sono voti nulli o dispersi. Nel pomeriggio le seconde votazioni, ma non si prevede un esito diverso. È l’immagine di un Parlamento bloccato già alla prima seduta dai veti incrociati tra i partiti che hanno vinto le elezioni.

 

14.50 – Gentiloni, non vedo allarme sull’Italia sui mercati

Sempre da Bruxelles il premier Paolo Gentiloni ha detto di non vedere «un allarme Italia per la stabilità dei mercati o lo spread. Vedo la consapevolezza che la convergenza nella zona euro e il lavoro fatto dai governi italiani in questi anni garantiscono una certa stabilità». «Non vuol dire – ha aggiunto – che la situazione sia eterna e immutabile e quindi c’è un impegno da parte di tutte le forze parlamentari di concorrere a una soluzione della crisi».

 

14.47 – Gentiloni loda Napolitano dall’estero

«Credo che non solo per quello che ha rappresentato ma per il ruolo che svolge tuttora dobbiamo massima considerazione alle parole e a quello che dice Napolitano, poi la discussione politica è aperta»: lo ha detto il premier Paolo Gentiloni al termine del vertice europeo rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle parole del presidente emerito.

 

14.33 – Forza Italia prova a resistere sul nome di Romani

Forza Italia vuole puntare ancora sul nome di Paolo Romani. A ribadirlo è Silvio Berlusconi allo stato maggiore del suo partito. L’ex premier insomma fa sapere che la linea non cambia e che ora devono essere gli alleati, Matteo Salvini per primo, a chiarire quale sia la linea del suo partito. Ora sta ai miei alleati, è il ragionamento del leader azzurro, uscire allo scoperto e rendere note le loro intenzioni.

 

14.13 – Fumata nera anche al Senato

Fumata nera per questa prima votazione per l’elezione del presidente del Senato. Le schede bianche sino ad ora sono oltre 300 e ci sono state solo poche schede con dei nomi: una con su scritto Fabio Di Micco, una con Napolitano, una con Romani e una con Bonino. L’esito del voto: Presenti 317, votanti 317, maggioranza 161, voti dispersi 5, schede bianche 312. Il nuovo voto è atteso alle 17.

 

13.21 – Fumata nera alla Camera, nessuno ha la maggioranza

Fumata nera nell’Aula della Camera alla prima votazione per eleggere il presidente. Nessuno ha raggiunto la maggioranza dei due terzi dei componenti l’Assemblea, ovvero 420 voti, richiesta al primo scrutinio. Servirà una nuova votazione. Per il secondo e terzo scrutinio il regolamento abbassa il quorum ai 2/3 dei votanti, contando anche le schede bianche.

 

13.16 – Arriva in Aula Matteo Salvini, Bossi saluta Renzi

Francesca Schianchi ci scrive dal Senato: “Entra in Aula adesso Matteo Salvini. I primi che incontra sono Adriano Galliani e Licia Ronzulli di Forza Italia. Sempre in Aula Matteo Renzi è circondato dai suoi, Cerno, Bonifazi, Verducci e Faraone. Umberto Bossi scende le scale per salutarlo. Dopo aver votato, Renzi incontra in aula la forzista Ronzulli, stretta di mano anche con Paolo Romani”.

 

13.00 – Senato, al via la prima votazione

Il presidente Napolitano ha dato il via in Aula alla prima votazione per l’elezione del presidente del Senato. Per questa prima chiama, a scrutinio segreto, sono richiesti 161 voti per l’elezione. Attese molte schede bianche.

 

12.52 – Termina la prima votazione alla Camera, ora lo spoglio

È terminata nell’Aula della Camera la prima votazione per eleggere il presidente.

Si procede ora allo spoglio, che è pubblico ed avviene in Aula. Le schede vengono lette una ad una dal presidente provvisorio Roberto Giachetti. Nel primo scrutinio perché ci sia la “fumata bianca” è chiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti l’Assemblea, ovvero 420 voti: obiettivo che al momento appare impossibile da raggiungere.

 

IL PUNTO LE PAROLE DI NAPOLITANO

 

12.50 – Braccialetto arcobaleno al Senato

Francesca Schianchi ci scrive dal Senato mentre tutti attendono che finisca la riunione della Giunta provvisoria di Palazzo Madama: “La senatrice Cirinnà incontra il collega Quagliariello. «La mia avversaria di fiducia», scherza lui, facendo riferimento agli scontri sulle unioni civili. «Ma io ho armi contro di voi», risponde lei, ridendo mostrando il braccialetto arcobaleno”.

 

12.30 – Berlusconi riunisce lo stato maggiore di Forza Italia

È previsto alle 13:30 a palazzo Grazioli una riunione tra Silvio Berlusconi e lo stato maggiore di Forza Italia. L’incontro servirà per fare il punto sul nodo delle presidenze di Camera e Senato.

 

12.18 – Brunetta, oggi scheda bianca, domani votiamo Romani

Parla il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta: «Oggi al Senato ci saranno due votazioni a scheda bianca, dalla terza votazione noi votiamo Romani, che è il nostro candidato ma anche di tutto il centrodestra unito».

 

12.03 – Mentre si vota scheda bianca, Vittorio Sgarbi “spiega” l’aula

Mentre nell’Aula della Camera procede abbastanza spedita la prima votazione per eleggere il presidente, quasi tutti i partiti hanno già dichiarato che voteranno scheda bianca. I deputati nuovi e rieletti ingannano il tempo conoscendosi e chiacchierando. Al centro dell’Emiciclo, Vittorio Sgarbi tiene banco con un gruppo di matricole, molte delle quali sono affascinate dalla maestosità dell’Emiciclo e delle sue decorazioni pittoriche.

 

11.47 – Brunetta, nessuno può escludere Berlusconi

«Non si capisce perché si voglia escludere chi ha preso più di 200 milioni di voti dal ’94 – ha detto Renato Brunetta (Forza Italia) a RaiNews 24 -, il centrodestra ha tre leader e non è possibile parlare solo con uno. Noi abbiamo detto che i presidenti di Camera e Senato devono essere figure di garanzia e devono essere scelti d tutti. Se qualcuno non vuole sedersi con Berlusconi poco male, andiamo avanti».

 

11.44 – Salvini “saluta” Boldrini su Twitter

«Bye bye presidente!». Lo scrive Matteo Salvini su Twitter, allegando una foto di Laura Boldrini, presidente uscente della Camera, con la quale il leader della Lega in più occasioni si è scontrato anche duramente.

 

 

11.29 – Renzi: “Ora sto zitto per due anni”

«Ora sto zitto per due anni». Matteo Renzi, segretario dimissionario del Pd, fa il suo esordio a Palazzo Madama da senatore. Saluta i parlamentari che lo incrociano e si districa tra i giornalisti: «Non parlo». Alla buvette offre il caffè a dieci colleghi e poi si fa guidare verso gli uffici del gruppo, per firmare l’adesione.

 

11.20 – Al via la prima votazione alla Camera

Al via nell’Aula della Camera la prima votazione per eleggere il presidente. La votazione è segreta e per schede. Ciascun deputato riceve una scheda e esprime il proprio voto nelle quattro cabine allestite tra il banco della presidenza e quello del governo. Nella prima votazione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti l’Assemblea, ovvero 420 voti.

 

11.18 – La Lega si allinea: voterà scheda bianca

La Lega voterà scheda bianca alla Camera e al Senato al primo scrutinio per l’elezione dei presidenti. E’ quanto confermato da fonti vicine al Carroccio.

 

11.14 – Giachetti cita Marco Pannella in Aula

Roberto Giachetti, al termine del suo intervento in apertura della prima seduta dell’Aula di Montecitorio, ha ricordato alcune parole di Marco Pannella: «la conquista della democrazia passa anche in un abbraccio, passa per ogni persona e idea capace di cambiare il mondo, l’importante è osare, è accettare ogni sfida. Abbiamo il diritto e il dovere della partecipazione». Una nota di colore: Giachetti ha tenuto il discorso senza indossare la cravatta.

 

11.00 – Giachetti apre i lavori della Camera

Roberto Giachetti ha avviato alla Camera la diciottesima legislatura, presiedendo l’Assemblea, in quanto, come da Regolamento, tra i vicepresidenti della passata legislatura rieletti nell’attuale fu quello che fu nominato dall’Aula con più voti. Giachetti ha ringraziato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

 

10.43 – Napolitano legge la nomina di senatore a vita per Liliana Segre

Un lungo applauso ha salutato la nomina di senatore a vita per Liliana Segre.

 

10.40 – Napolitano, chi ha vinto è candidato a governare il Paese

M5s e Lega, i partiti che hanno vinto le elezioni «sono di fatto oggi candidati a governare il Paese», ha detto il presidente emerito Giorgio Napolitano. «Il voto del 4 marzo ha determinato un netto spartiacque, a inequivocabile vantaggio dei movimenti e delle coalizioni. In pari tempo – ha aggiunto parlando del Pd -, il partito che nella scorsa legislatura aveva guidato tre esecutivi ha subìto una drastica sconfitta ed è stato respinto all’opposizione».

 

10.39 – Renzi è in aula, seduto tra Bonifazi e Bellanova

Francesca Schianchi ci scrive dal Senato: “In Aula il senatore di Scandicci, Matteo Renzi, è seduto tra Bonifazi e Bellanova”.

 

 

10.33 – Napolitano apre i lavori del Parlamento: il 4 marzo ha travolto certezze

Il presidente emerito Giorgio Napolitano apre i lavori della diciottesima legislatura al Senato: «Il voto del 4 marzo ha rispecchiato un forte mutamento nei rapporti fra gli italiani e la politica. Si è trattato di un voto che ha travolto certezze e aspettative di forze politiche radicate da tempo», ha detto Napolitano.

 

10.22 – Il M5s punta a riaprire le trattative con le forze politiche

Oggi si riapriranno le trattative del Movimento 5 stelle con le altre forze politiche. È quanto emerge dall’assemblea congiunta M5s a Montecitorio con Luigi Di Maio. Per i 5 stelle, gli interlocutori restano per il Pd Maurizio Martina e per la Lega Matteo Salvini.

 

10.18 – Gasparri, oggi è una giornata di passaggio

«Credo che tutti voteranno scheda bianca». Lo dice a Palazzo Madama Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, a pochi minuti dall’avvio della seduta dell’Aula per l’elezione del nuovo presidente. «Oggi è una giornata di passaggio, domani sarà quella decisiva», aggiunge.

 

10.14 – Anche Forza Italia voterà scheda bianca

Secondo quanto si apprende anche Forza Italia voterà scheda bianca alla Camera e al Senato.

 

10.12 – Di Maio, non faremo il Nazareno bis

«Io un Nazareno bis non lo farò mai, non porterò mai il M5S a fare una cosa del genere». Lo afferma, a quanto si apprende, il capo politico M5S Luigi Di Maio arrivato all’assemblea dei gruppi congiunti del Movimento. «Cambieremo il Paese con l’integrità e la coerenza e questo cambiamento inizia con la presidenza della Camera», dice Di Maio.

 

 

9.43 – Martina (Pd), ora nomi di garanzia

«Il Pd ha fatto bene a tenere la sua posizione: vogliamo garantire figure di garanzia e di livello», dichiara il reggente Pd Maurizio Martina all’assemblea dei gruppi Pd. «Chi ha vinto non ha capito l’importanza delle scelte che siamo chiamati a fare».

 

9.40 – Si riuniscono i parlamentari Pd, non c’è Renzi

All’assemblea dei gruppi parlamentari del Pd non partecipa l’ex segretario Matteo Renzi.

 

9.27 – Di Maio indica al M5s di votare scheda bianca sia per Camera che Senato

Il capo politico del M5S, in assemblea congiunta, darà indicazione di votare scheda bianca, oggi, per le presidenze del Senato e della Camera. Di Maio, a quanto si apprende, non farà quindi alcuna proposta di candidatura del Movimento all’assemblea dei parlamentari che sta per avere inizio.

 

 

9.20 – Il Pd vota scheda bianca al primo scrutinio

«Il Pd voterà scheda bianca» al primo scrutinio per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Lo dice Ettore Rosato, facendo ingresso all’assemblea dei gruppi Pd alla Camera. «Spetta a M5s e centrodestra indicare una soluzione, non ci sono riusciti. Spetta a loro avanzare una proposta, siamo in attesa di capire quale», aggiunge.

 

9.00 – Un murales fa baciare Salvini e Di Maio

Nei pressi del Parlamento è comparso nella notte un murales che raffigura un bacio tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

LA STAMPA

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