Di Maio lancia il contratto per il governo: «Sì a Lega o Pd, ma Forza Italia deve restare fuori»
Sì a Lega o Partito democratico, no a Forza Italia. Luigi Di Maio, in vista delle consultazioni, lancia un contratto per il governo da sottoscrivere con Salvini o con i democratici. Con un veto a qualunque alleanza con Forza Italia, come partito che bloccherebbe ogni tentativo di riforma del sistema. L’esecutivo che immagina il leader dei Cinque Stelle, registrando la puntata di «DiMartedì», è guidato dal Movimento, così come espressione della volontà popolare. Sarà questa la posizione dei pentastellati alle consultazioni col capo dello Stato, Sergio Mattarella. Un approccio rigido quello di Di Maio e, almeno in apparenza, destinato a complicare qualunque soluzione. A meno che nel centrodestra non si consumi una spaccatura tra la Lega di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
«Proposta irricevibile»
Di certo non sembrano esserci spiragli da parte dei dem. Il capogruppo a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, ha infatti prontamente fatto sapere che i democratici diranno al capo dello Stato di non essere disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. Pertanto, la proposta del leader 5 stelle è bocciata come «irricevibile».
CORRIERE.IT