Milano locomotiva Ue, chiude a +0,44% con Fca e Mediaset in volata. Spotify tra 167 e 170 $

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Chiusura contrastata per le Borse europee (segui qui l’andamento dei listini),

con Milano che ha vantato la performance migliore in progresso dello 0,44% (segui il FTSE MIB) , spinta in alto da Fiat Chrysler Automobiles e Mediaset. Hanno invece chiuso in calo le altre Borse europee, con Francoforte che è risultata la peggiore. Gli indici del Vecchio Continente sono rimasti prudenti nonostante il rimbalzo di Wall Street, che tuttavia ieri aveva registrato una seduta in profondo rosso, con numerosi titoli tech venduti a piene mani. A New York, il prezzo indicato per la matricola Spotify è stato spostato tra i 167 e i 170 dollari ad azione, in rialzo rispetto a quanto indicato questa mattina, quando si parlava di 145-155 dollari ad azione. Sempre questa mattina il New York Stock Exchange aveva indicato 132 dollari ad azione. Il gruppo di streaming musicale fondato in Svezia nel 2006 ha deciso di entrare a Wall Street con una quotazione diretta, senza usare le banche come “agente stabilizzante” per sostenere le azioni se dovessero crollare all’improvviso.

Fca in festa per i dati sulle vendite negli States
A Piazza Affari Fca ha vantato un progresso del 7,3%, festeggiando il dato migliore delle attese sulle immatricolazioni americane, salite a marzo del 14%. Più tardi verranno diffuse anche le immatricolazioni italiane.

Mediaset spinta dall’accordo con Sky

Mediaset è stata premiata con un progresso del 6,4%, dopo l’accordo siglato con Sky Italia. Sono inoltre andate bene alcune azioni bancarie e in primis quelle di Intesa Sanpaolo (+0,12%), sull’ipotesi che il gruppo sia sul punto di firmare un’intesa con un big dell’asset management, al quale potrebbe cedere una quota di minoranza di Eurizon. In coda al listino, invece,

St la peggiore del Ftse MIb

STMicroelectronics (-2,9%), ha registrtato la performance peggiore del Ftse MIb, pagando dazio al timore che Apple nei prossimi anni riveda la propria politica di produzione e dunque ritiri commesse ai principali fornitori. Rumor che ieri hanno fatto precipitare le azioni di Intel, che tuttavia oggi hanno aperto in rialzo.

Euro debole sotto 1,23 dollari, petrolio in rialzo

Sul fronte valutario l’euro ‘euro si è indebolito nei confronti del dollaro, violando al ribasso la soglia di 1,23 (segui qui l’andamento delle valute). In rialzo i prezzi del petrolio, che hanno allungato il passo nel pomeriggio (segui qui l’andamento del barile).

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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