Via alle consultazioni. Il M5S: “Governo con Lega o Pd”. Forza Italia: “Partire con incarico a Salvini
A un mese esatto dalle elezioni politiche iniziano le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Di Maio ha dettato le condizioni: «Pronti a un accordo con Lega o Pd, ma non con Berlusconi». Questo il calendario degli appuntamenti con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
10:30 la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
11:30 il presidente della Camera Roberto Fico
12:30 il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano
16:00 il gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT,UV)” del Senato
16:45 il gruppo Misto del Senato
17:30 il gruppo Misto della Camera
18:30 i gruppi Fratelli d’Italia del Senato e della Camera
Qui il racconto in diretta della giornata
09:25 – Tajani (Forza Italia): “Partiamo dall’incarico a Salvini”
A proposito delle consultazioni Antonio Tajani parlando a Radio Anch’io spiega: «Di Maio non è il vincitore delle elezioni, ha vinto la coalizione di centrodestra che è solida e si candida a governare. Se Di Maio o il Pd vogliono sostenere il centrodestra è un’altra cosa, ma noi partiamo dall’incarico a Salvini».
09:00 – Giorgetti (Lega): “Compatibili con M5S, non con il Pd”
La linea della Lega la detta Giancarlo Giorgetti che intervenendo su radio Capital spiega: «Sui capisaldi del programma di centrodestra diremo che siamo disposti a discutere con chiunque, si può ragionare con il M5s sui punti di compatibilità, questa la deve verificare il presidente della Repubblica. Se no, si vedranno le altre opzioni e se no, elezioni». «Nei confronti del Pd la pregiudiziale non la poniamo, ma constatiamo che il Pd e stato bocciato dagli elettori», ha aggiunto l’esponente della Lega.
08:00 – M5S, l’idea del contratto convince gruppi
«Berlusconi? Non gli rispondo neppure quando mi chiama in anonimo». Con questa battuta Luigi Di Maio sembra aver convinto anche l’ultimo degli scettici tra i parlamentari M5S riuniti in assemblea per comunicare la linea che seguirà il movimento alle consultazioni per il governo. «Non si è parlato di accordi, intese o alleanze ma di contratti cosa che, come noto si firmano con quelli di cui non ci si fida», sottolinea un parlamentare presente alla riunione che ha parlato di un’assemblea molto positiva in cui hanno parlato a lungo anche i nuovi eletti. Ad essere apprezzato è stato in particolare il chiarimento sul fatto che le interlocuzioni non avverranno con FI e non solo con Silvio Berlusconi ma con tutta la forza politica, hanno precisato ancora i parlamentari contattati al termine dell’assemblea.
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