Pd, assemblea nazionale il 21 aprile. E Martina si candida segretario

“Sono pronto a fare la mia parte candidandomi segretario, in coerenza con il lavoro da reggente per costruire la stagione del nostro rilancio”. Maurizio Martina, il segretario reggente del Pd, rompe gli indugi in casa dem. Si proporrà, sabato 21 aprile – data in cui viene convocata l’assemblea nazionale del Partito Democratico – candidato alla successione di Matteo Renzi.

“L’Assemblea sarà una tappa importante del lavoro di rilancio che stiamo facendo dopo il 4 marzo e credo sia fondamentale, in particolare in questo momento delicato, avere un segretario nella pienezza delle sue funzioni pronto a lavorare insieme a tanti per ripartire con determinazione, umiltà e audacia. Penso che il tema non sia andare oltre il PD, ma rilanciarne con forza la missione. Aprirci, radicarci, ascoltare, proporre la nostra idea di cambiamento del paese. Innovare le nostre risposte ai bisogni che sono emersi anche con il voto di marzo. Unendo crescita e uguaglianza. Ripartendo dai temi della giustizia sociale e da una idea forte di partito come comunità di destino”, così scrive in un post su Fb.

“Credo fermamente nella possibilità di un impegno collettivo e sono pronto a fare la mia parte candidandomi segretario, in coerenza con il lavoro di queste settimane da reggente e nella convinzione profonda che si possa costruire la stagione del nostro rilancio”, conclude il reggente dem.

Non accenna alla “voglia di primarie” di altri del partito che si sono detti disponibili a scendere in campo per la leadership. Da Debora Serracchiani, ad esempio, che sembra disponibile a candidarsi alle primarie come segretario, a Matteo Richetti. Richetti ad esempio aveva già convocato per sabato prossimo una convention che dovrebbe essere il lancio della sua candidatura, ma per le primarie, e aveva già dichiarato che “un Pd che rischia l’estinzione ha bisogno di un segretario incoronato dalle primarie”. Graziano Del Rio – che finora, dopo aver sentito i familiari, si è detto indisponibile alla candidatura – potrebbe ancora ripensarci.

Intorno a Martina potrebbe coalizzarsi un’area che mette insieme Dario Franceschini e Andrea Orlando, Gianni Cuperlo ma anche renziani ‘moderati’ e big come il premier uscente Paolo Gentiloni e il ministro dell’Interno Marco Minniti. Indisponibili a sostenere un governo guidato da Di Maio, le componenti di questo correntone sono tuttavia favorevoli a garantire il proprio sostegno al presidente della Repubblica nella soluzione dello stallo istituzionale. Si era parlato della possibilità che a sfidare Martina fosse Lorenzo Guerini, ma il pressing nei confronti del coordinatore della segreteria sarebbe andato a vuoto.

Dunque per Martina la rielezione in assemblea dovrebbe essere alla portata: salvo sorprese, dovrebbe essere lui l’unico candidato in assemblea. Per le primarie c’è ancora tempo. Magari prima del voto europeo. E comunque molto dipenderà dall’evoluzione della crisi politica e dalla nascita di un governo.

REP.IT

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