Tangenti sanità, l’inchiesta rischia di allargarsi: “Tante segnalazioni di pazienti su presunte lesioni”

Stanno arrivando in procura a Milano numerose segnalazioni da pazienti che ritengono di aver subito danni fisici dalle operazioni chirurgiche di Giorgio Maria Calori, primario del Cto-Pini, una delle sei persone arrestate nell’ultima inchiesta sulle tangenti nella sanità lombarda. Al centro dell’inchiesta c’è l’accusa di corruzione e la vendita di presidi medico-sanitari in cambio di denaro anche sotto forma di false consulenze e altre utilità come borse di lusso, cesti natalizi e inviti a convegni.

Dalle carte, “chirurgo Calori inventò infezione per operare”

“Valutare una serie di operazioni chirurgiche forzate”. Nei guai sono finiti quattro medici di prim’ordine (Carmine Cucciniello e Calori del Pini, Lorenzo Drago e Carlo Luca Romanò del Galeazzi), il direttore sanitario del Pini (Paola Navone) e l’imprenditore Tommaso Brenicci. Di Calori, in particolare, scrive il gip Teresa De Pascale, nell’ordinanza di custodia cautelare. Il magistrato ha evidenziato “l’approccio interventista” di Calori “volto al maggior guadagno piuttosto che alla preminente cura del paziente”. Un approccio su cui c’è necessità, a detta del giudice, di un “approfondimento investigativo volto a esaminare una serie di operazioni chirurgiche forzate”.

La lite per l’intervento sul paziente cardiopatico. In questo filone si inserisce anche un litigio del 15 marzo 2015 (finito agli atti) tra Calori e un anestesista del Pini che quel pomeriggio era contrario a operare per una frattura al femore un paziente cardiopatico, in quanto “era ad alto rischio” e a quell’ora sarebbe iniziato senza la “copertura del presidio cardiologico”, come invece prevede il regolamento del Pini. Ma Calori avrebbe insistito affinché l’uomo fosse operato “nell’immediatezza”.

La Regione: “Ci costituiremo parte civile”. Dalla Regione, intanto, arriva la presa di posizione del governatore Attilio Fontana che dice: “Ci costituiremo parte civile, abbiamo già dato incarico a un avvocato che ci seguirà come parte offesa”. E annuncia una “legge per razionalizzare i controlli anticorruzione, passando dagli attuali tre enti (Arac, Comitato di controllo e Comitato regionale trasparenza e appalti) a uno soltanto”.

Fontana: “L’ex magistrato? Ormai se ne occupano i giudici”. A Fontana è stato chiesto anche un commento specifico sulla posizione di Gustavo Cioppa, l’ex magistrato che nella giunta Maroni ricopriva l’incarico di sottosegretario regionale e che ora i magistrati accusano di abuso d’ufficio e favoreggiamento, Fontana ha replicato che “ormai se ne occupano i giudici”.

Al via gli interrogatori dei primari. Per quanto riguarda l’inchiesta, cominceranno domani pomeriggio gli interrogatori di garanzia degli arrestati, a partire da quello con l’imprenditore Brenicci (l’unico in carcere, mentre gli altri cinque sono ai domiciliari). Tutti sono accusati di corruzione con al centro la vendita di presidi medico-sanitari negli Istituti Ortopedici Cto-Pini e Galeazzi, in cambio di denaro anche sotto forma di false consulenze e altre utilità come borse griffate, cesti natalizi da mille euro e inviti a convegni.

REP.IT

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