Il centrodestra unito al Colle “Siamo pronti per governare”
Il centrodestra unito è salito al Colle nel corso del secondo giro di consultazioni.
Subito dopo il colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il leader della Lega Matteo Salvini ha letto una nota congiunta da parte delle forze politiche del centrodestra. “Abbiamo concordato un comunicato congiunto e il nostro leader Matteo Salvini ne darà lettura”, ha affermato Berlusconi. La posizione del centrodestra, per la formazione del nuovo governo, è chiara: “Ci siamo recati dal capo dello Stato per esprime l’unità di intenti della coalizione che ha vinto le elezioni”, ha detto Salvini. “Abbiamo trovato una condivisione invidiabile e invidiata dalle altre forze che stanno discutendo al loro interno”, ha affermato. Dopo aver sottolineato l’unità del centrodestra, Salvini ha aggiunto: “Diciamo no a veti e arroganza dei singoli”.
Poi il leader della Lega ha sottolineato il programma di governo proposto al Capo dello Stato: “Al presidente della Repubblica abbiamo proposto una serie di misure che gli italiani si aspettano, tra cui la riduzione delle tasse, la riforma delle pensioni, il contrasto all’immigrazione clandestina, la liberazione dall’oppressione burocratica, la pace e la sicurezza nel Mediterraneo”. Tema centrale nelle dichiarazioni del centrdoestra anche la crisi siriana: “Ci teniamo a ribadire che per quanto riguarda la grave crisi in Siria, siamo fermamente contrati a qualsiasi azione unilaterale: l’unica soluzione è quella dello storico riavvicinamento della Russia con l’Alleanza Atlantica”. Poi viene ribadita l’intenzione di dare via ad un governo che possa avere un raggio d’azione anche nel lungo periodo: “Intorno a questi temi è necessario formare un governo che faccia cose, e non sia bloccato da veti: il centrodestra è pronto a farsi carico di questa responsabilità unitariamente, formando un governo forte e di lunga durata. Ci aspettiamo dal Movimento 5Stelle altrettanta responsabilità nei confronti del Paese: se continuasse il gioco di tattiche, di no e di veti la speranza di cambiamento espresso dalle urne sarebbe subito disattesa”. Dopo l’intervento di Salvini ha preso la parola il Cavaliere: “Sappiate distinguere chi è un democratico e chi non conosce neppure l’abc della democrazia. Sarebbe ora di dirlo chiaramente a tutti gli italiani”.
IL GIORNALE