Napolitano operato d’urgenza al cuore. Il chirurgo: “L’intervento è riuscito”
L’intervento chirurgico al cuore a cui Giorgio Napolitano è stato sottoposto d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma è riuscito perfettamente.
“È stato un intervento complesso. Il cuore ha ripreso le sue funzioni, il paziente è molto stabile. Ora aspettiamo”, ha riferito in un briefing con la stampa il professor Francesco Musumeci, primario del reparto di cardiochirurgia del San Camillo, al termine dell’intervento durato tre ore e mezza.
Dopo l’intervento Napolitano è stato trasferito in terapia intensiva. Nelle prossime ore, quando saranno del tutto stabilizzate le funzioni emodinamiche e pressorie, verrà anche tolta la sedazione. Sui tempi della ripresa i medici non si sbilanciano. “Bisogna tener conto che si parla di un paziente in età molto avanzata”, ha spiegato Musumeci che ha incontrato i giornalisti in sala stampa con il direttore generale Fabrizio d’Alba. Il cardiochirurgo si è, comunque, detto “molto soddisfatto” di come è andato l’intervento, a cui hanno contribuito due aiuti, uno strumentista, due anestesisti e tre infermieri.
“È stata un’operazione chirurgica complessa – ha spiegato Musumeci – perchè si era determinata una dissezione dell’aorta discendente, una gravissima rottura della parte interna dell’aorta e che richiede un intervento in assoluta emergenza”. A Napolitano è stato, quindi, sostituito il tratto iniziale dell’aorta. Il professor Musumeci ha spiegato che “questa improvvisa patologia si manifesta acutamente, con dolore forte al torace che spesso può essere scambiato per un infarto in atto”. All’ospedale San Camillo interventi di questo tipo se ne registrano una quarantina all’anno.
Il presidente emerito della Repubblica, che è stato accompagnato in ospedale dal figlio, è stato sempre lucido, ha parlato con il primario, che gli ha spiegato l’urgenza e il tipo di intervento a cui sarebbe stato sottoposto dopo che una serie di esami aveva evidenziato appunto la dissezione aortica.
IL GIORNALE