Ma la base si ribella: mai con la Boschi
Non sono giorni facili per gli attivisti del Movimento Cinque Stelle, volendo usare un eufemismo.
Nemmeno il tempo di archiviare lo «spettro» di un accordo con Silvio Berlusconi che subito spunta il fantasma di Matteo Renzi e del Partito democratico. Se il Cavaliere è il nemico storico, i dem sono stati i diretti avversari dei grillini, in Parlamento e sul territorio, a partire dal 2013 a oggi. In quello che sembrava un nuovo bipolarismo basato sulla contrapposizione tra grillismo e renzismo, scenario poi spazzato via dal tonfo referendario dell’ex rottamatore e dalla rinascita del centrodestra.
Quindi, come era prevedibile, la base cresciuta a vaffa e odio nei confronti del centrosinistra ha preso decisamente male la svolta impressa dal mandato esplorativo dato da Mattarella all’«ortodosso» Roberto Fico. Per la maggioranza degli attivisti «l’unico governo possibile è con Salvini».
E in moltissimi minacciano: «Non avrete più il mio voto». Il coacervo della ribellione è il Blog delle Stelle. Sotto all’ultimo post di Luigi Di Maio, dal titolo «O al governo o al voto» un commentatore anonimo scrive: «Un governo con il PD? Che schifo, ora capisco perché Grillo si è tolto dal movimento, non è più il Movimento 5 Stelle, quando Di Maio parla non si capisce niente, fa come i classici politici che noi volevamo cacciare». E addirittura aggiunge: «Preferiamo Salvini con tutto il centrodestra piuttosto che discutere con il Pd». Altri invocano un rapido ritorno al voto: «Cambiate la legge elettorale e andiamo a votare». Michele Bisceglia minaccia: «Se vi alleate con il Pd il Movimento crollerà!». Per Massimo Baldi «la sola scelta di considerare il Pd è un tradimento, addio al M5s». Si scatenano anche gli insulti al gruppo dirigente pentastellato: «Siete penosi e traditori» scrive un militante anonimo sul Blog. E spurgo spam cita Berlusconi: «Addio, si può sempre far carriera iniziando a pulire i cessi. O no?».
Sul profilo Facebook del candidato premier va ancora peggio. Pippo Di Vito attacca: «Giggino dopo aver sbeffeggiato per anni il Pd, pur di arrivare a ottenere la poltrona da premier, sarebbe disposto anche a fare patti con il diavolo Renzi». E Peppe Grippi: «Di Maio vergogna, siete tutti lo schifo della terra, lo schifo». Su twitter è curiosa la convergenza dei militanti di M5s e Pd sull’hashtag #senzadime lanciato da alcuni renziani e ripreso dai grillini. E Alessandro twitta a Di Maio: «Il m5s ha fermato la rivoluzione». Vincenzo ribadisce il concetto: «Non vi voterò più, Di Maio traditore del mio voto. Renzi, Boschi e Napolitano ci hanno truffato con le banche e tu li porti di nuovo al governo». Così molti grillini si augurano che il capo politico «sparisca davvero in fretta» perché per lui «sarebbe la prima volta al governo e anche l’ultima».
Ha fatto molto discutere l’endorsement su Facebook del deputato Carlo Sibilia. Anche lui bersagliato dalla «base». Ad esempio Mario D’Amelio, che scrive: «Il Pd? criminali che hanno ammazzato la nostra terra».
IL GIORNALE