Lega e M5s rassicurano l’Ue Resta il nodo sul premier
Proseguono i colloqui tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per definire il programma del governo giallo-verde.
Questa mattina il capo politico dei grillini ha dato alcuni aggiornamenti sulle fasi di questo percorso che dovrebbe portare alla nascita di un esecutivo grillino-leghista nelle prossime ore. Arrivato a Montecitorio, il pentastellato ha fatto sapere quali sono i punti su cui potrebbe basarsi l’intesa per il governo: “Per ora ci sono ampie convergenze sul reddito di cittadinanza, il conflitto d’interessi, sulla tassazione della flat tax. Ci sono tante buone cose da fare…”.
Poi sul “contratto di governo” ha spiegato come materialmente prenderà vita l’intesa tra i due partiti: “Stiamo parlando del contratto di governo alla tedesca che dovremmo firmare davanti agli italiani”. E ancora: “Portiamo avanti i temi del contratto di governo. Il nostro obiettivo è portare avanti quanti più punti possibili per gli italiani, se riusciamo bene, sennò si torna al voto”. I due hanno poi avuto un nuovo faccia a faccia proprio alla Camera, come ha confermato lo stesso leader del Carroccio: “L’impegno è quello di fare il prima possibile sul contratto di governo. Non sono un preveggente, parlo dopo gli incontri non prima. Dopo parlo molto volentieri”, ha affermato rivolgendosi ai cronisti.Sui punti del contratto possibile un’intesa anche sul reddito di cittadinanza come ha affermato in un’intervista al Corriere il deputato Spadafora, braccio destro di Di Maio: “Flat Tax e reddito di cittadinanza potrebbero già partire dal 2019”. Subito dopo l’incontro Salvini ha fatto sapere che ci sarà un altro incontro nelle prossime ore sempre per definire il programma. Resta ancora il rebus su nome del premier. Poi Di Maio ha aggiunto: “Stiamo facendo notevoli passi avanti sul programma di governo. Stiamo trovando ampie convergenze sui temi che hanno a cuore gli italiani”. Infine il capo politico del Movimento sui punti del programma che potrebbero mettere a rischio i patti con Bruxelles, ha affermato: “Nessun rischio per i rapporti con l’Unione Europea”.
IL GIORNALE