M5s-Lega tagliano le accise alla benzina: 20 centesimi in meno al litro
Mentre proseguono gli aumenti dei carburanti sulla rete nazionale, Matteo Salvini e Luigi Di maio mettono a punto un piano per tagliare le accise sulla benzina.
Il provvedimento è stato inserito ieri sera nel contratto di governo e, come spiega Repubblica, potrebbe essere approvato già nel primo Coniglio dei ministri del futuro governo gialloverde. Una misura che potrebbe far calare di circa 20 centesimi al litro il prezzo della benzina e al tempo stesso creare un buco di circa 6 miliardi di euro nelle casse dello Stato.
Dopo i rialzi messi a segno martedì, oggi è di nuovo Eni a intervenire sui prezzi raccomandati di benzina e diesel, con ritocchi in salita di un centesimo su benzina e diesel. Sul territorio sta continuando, quindi, senza sosta il trend di aumento dei prezzi praticati, già ai massimi dal 2015, alimentato dai movimenti delle compagnie degli ultimi giorni. Nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Tesoro, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è di 1,618 euro al litro, con i diversi marchi che vanno da 1,621 a 1,629 euro al litro e il no-logo che si assesta a 1,595. Il prezzo medio praticato del diesel è di 1,490 euro al litro, con le compagnie che passano da 1,491 a 1,513 euro al litro mentre il no-logo si ferma a 1,470.
In campagna elettorale, Salvini ha più volte proposto il taglio delle accise sulla benzina. “L’anno scorso le accise hanno fruttato 27 miliardi e altri 12 l’Iva sulle accise, che sono la tassa sulla tassa- spiegava il leader del Carroccio tempo fa – non dico leviamo tutto, ma abbiamo una accisa ancora per il finanziamento della Guerra in Etiopia, che credo sia finita da un bel pezzo”. Al capitolo 10 del contratto sottoscritto ieri con Di Maio, c’è ora l’impegno a “eliminare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina”. Per il momento non c’è ancora niente di preciso ma le cifre che circolano parlano di una riduzione netta di 20 ccentesimi al litro. Una pacchia per gli automobilisti. Un po’ meno per le casse dello Stato che dovrebbero fare a meno di un gettito di 6 miliardi di euro.
IL GIORNALE