Fitch e toto governo pesano su Milano, -1,5% con stacco cedole. Spread a 186 punti

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In una giornata in cui il FTSE MIB era già appesantito dallo stacco cedola di 19 big di Piazza Affari, il nome di Giuseppe Conte come possibile futuro presidente del consiglio, sconosciuto ai più, e l’allarme di Fitch non hanno rassicurato gli investitori. L’indice principale della Borsa di Milano ha perso l’1,52% (i dividendi pesavano per l’1,74%), quando il Cac40 a Parigi e il Ftse100 a Londra hanno chiuso in positivo. Francoforte e Zurigo sono rimaste chiuse per la Pentecoste. Con l’accordo tra Lega e Movimento 5 Stelle sul programma di governo, è scattato il toto-nomi sui ministri del nuovo esecutivo, in attesa delle convocazioni dei due leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio al Quirinale. Quello dell’economista Paolo Savona, 82 anni, un passato in Banca d’Italia e ministro dell’Industria nel Governo Ciampi e a capo Dipartimento Ue di Palazzo Chigi a metà anni duemila con Berlusconi premier, crea preoccupazioni in chiave europea, in quanto Savona ha espresso posizioni in chiave anti-euro. Intanto l’agenzia di rating Fitch nel pomeriggio ha pubblicato un rapporto nel quale esprime perplessità sul governo Lega-M5S. In particolare, per Fitch le politiche concordate dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, «due dei partiti più populisti ed euroscettici d’Italia, aumentano i rischi per il profilo di credito della nazione, attraverso soprattutto un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia». In questo contesto, lo spread tra BTp e Bund è arrivato a 186 punti base, con il rendimento del BTp decennale italiano arrivato ai massimi dal 2014. Oltreoceano, invece, Wall Street è in deciso progresso grazie alla «tregua» sui dazi tra Stati Uniti e Cina. Tra i titoli, in evidenza Fca (+2,61%), quando si aspetta la presentazione del nuovo piano industriale in calendario per il prossimo primo giugno e tra le speculazioni riguardo strategie di produzione del gruppo, Saipem (+2,16%) e Cnh Industrial (+1,67%), che recupera ancora sulla scia delle indicazioni della concorrete Usa Deere.

Fitch critica sulle politiche Lega-M5S
A contribuire alla frenata del listino milanese è arrivato anche un giudizio critico di Fitch sul nostro Paese. Per l’agenzia di rating, le politiche concordate dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega, «due dei partiti più populisti ed euroscettici d’Italia, aumentano i rischi per il profilo di credito della nazione, attraverso soprattutto un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia». Per Fitch la portata di quei rischi è «incerta» e dipenderà dalla capacità del governo di adottare il suo programma. Da ricordare che nel tardo pomeriggio i leader dei due schieramenti politici saranno ricevuti dal Presidente della Repubblica al Quirinale. E così lo spread ha accelerato toccando quota 180 punti, livello che non vedeva da ottobre.

Cnh Industrial in progresso
A Piazza Affari spicca ancora Cnh Industrial, sfruttando i conti e le indicazioni della concorrente americana Deere, bene Fiat Chrysler Automobiles dopo le indiscrezioni sul progetto di concentrare sui marchi premium la produzione in Italia trasferendo all’estero la capacità produttiva dei modelli “di massa”. Vivaci anche Saipem, migliore del FtseMib, Prysmian e Azimut.

Stacchi cedola con rendimento sopra 6% per Intesa e Unipolsai
In fondo al listino Intesa Sanpaolo: l’istituto , che ha perso il 7,3%, ha staccato oggi una cedola di 0,203 euro per azione pari a un rendimento del 6,7% sul prezzo di chiusura di venerdì. Al netto di tale operazione quindi Intesa sarebbe in guadagno di un punto percentuale. Rendimento vicino al 7% anche per Unipolsai che infatti arretra del 6,7%% (0,145 euro la cedola staccata). Generali– che ha distribuito un dividendo di 85 centesimi per azione – ha perso il 5%. Minore l’incidenza dello stacco per Eni che ha distribuito solo il saldo del dividendo 2017 (40 centesimi da aggiungere ai 40 pagati in autunno). L’elenco completo delle società che trattano ex dividendo sul Ftse Mib comprende: A2a, Atlantia, Azimut, Banca Generali, Bper, Brembo, Buzzi, Campari, Eni, Generali, Intesa Sanpaolo, Italgas, Moncler, Salvatore Ferragamo, Tenaris, Terna, Unipol e Unipolsai.

Ss Lazio ko: niente Champions. Precipita Mondadori
A parte i titoli che trattano ex dividendo, i movimenti mettono in evidenza il recupero dei bancari (fortemente penalizzati nell’ultima ottava dall’incertezza sul nuovo governo e dalla questione Mps) mentre provano a rialzare la testa Mediaset e Telecom Italia: dall’assemblea del 4 marzo scorso, che ha segnato il rinnovamento del consiglio di amministrazione pur con la conferma dell’a.d. Genish, le quotazioni hanno perso il 14%. Fuori dal Ftse Mib, ko per la Ss Lazio che non parteciperà a a sorpresa alla prossima edizione della Champions League (principale torneo continentale per club) vedendo quindi sfumare una fonte di introiti particolarmente rilevante. Rimbalzo consistente per Fincantieri, in gara per la maxi commessa della Marina australiana per nove navi da guerra, e per Erg che venerdì ha annunciato di essersi aggiudicata l’asta per la costruzione di un parco eolico in Germania. Pesante Mondadori.

Dollaro in rafforzamento dopo accordo Usa-Cina su commercio

Sul fronte dei cambi , l’euro passa di mano a 1,1761 dollari (1,1726 in avvio e 1,1772 venerdì in chiusura), e 130,642 yen (130,53 e 130,31), quando il dollaro vale 111,087 yen (111,33 e 110,78). Gli Stati Uniti e la Cina non aumenteranno i rispettivi diritti di dogana e sui mercati si tira un sospiro di sollievo per la sventata guerra commerciale.

In una dichiarazione fatta domenica, il Segretario al Tesoro Usa Steven Mnuchin ha detto che è stato raggiunto un accordo quadro con la Cina al termine di giorni di intensi negoziati. In precedenza era stato il vicepremier cinese, Liu He, ad annunciare, attraverso l’agenzia di stampa ufficiale cinese, che i due paesi non daranno vita ad una guerra commerciale e non aumenteranno i rispettivi diritti di dogana. L’accordo prevede un impegno cinese ad aumentare considerevolmente gli acquisti di merci statunitensi per riequilibrare il deficit commerciale Usa e ad aprire ulteriormente il mercato cinese. Mnuchin ha spiegato che si sono degli impegni precisi per ciascun settore industriale senza però aggiungere dettagli. Infine, il petrolio Wti ha guadagnato lo 0,80% a 71,94 dollari al barile e il Brent del Mare del Nord lo 0,39% a 78,82 dollari al barile.

(Il Sole 24 Ore Radiocor )

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