Di Maio e Salvini da Mattarella: “Conte premier di un governo politico”
A quasi tre mesi dalle elezioni, potrebbe finalmente essere arrivato il giorno decisivo per la formazione di un governo.
“Oggi siamo di fronte a un momento storico”, dice Luigi Di Maio dopo il colloquio con Sergio Mattarella, “Abbiamo indicato il nome che al meglio può portare avanti il contratto di governo che a breve firmeremo e ovviamente l’obiettivo era ed è migliorare la vita degli italiani.
Le questioni degli italiani – ha aggiunto – vengono prima di tutto. Sono orgoglioso di aver portato il nostro vero leader che è il contratto di programma”.
Ma il leader del M5S il nome del candidato non lo fa nella sala stampa del Quirinale: “Abbiamo imposto un metodo: prima si discuteva di temi e poi di nomi”, dice, “Il nostro, qualora il presidente della Repubblica valuterà il nostro nome, sarà un governo politico che metterà al centro le questioni politiche” . E anzi ne approfitta per ribattere agli attacchi della stampa: “Prima fateci partire, almeno, e poi come è legittimo potrete criticarci“.
Poi però, fuori dal palazzo del presidente della Repubblica conferma il nome di Giuseppe Conte: “Sarà un premier politico di un governo politico”, ha detto, “Sono molto orgoglioso di questo nome, è un nome di sintesi. Sarà amico degli italiani e non li vesserà come hanno fatto altri”.
A colloquio con il Capo dello Stato è poi andata la delegazione della Lega guidata da Matteo Salvini. “Siamo pronti”, ha detto il segretario leghista al termine dell’incontro, “Abbiamo fatto il nome, abbiamo la squadra e il progetto di Paese. Siamo vogliosi di far crescere l’economia del paese”. Poi rassicura: “Nessuno ha nulla da temere dalle nostre politiche economiche, che sono molto diverse di quella passate. Questo è un governo che vuole far crescere l’Italia, rendere più stabile il lavoro, riportare le aziende a investire“.
Ora la palla torna a Sergio Mattarella. Che ha deciso di prendersi qualche ora di riflessione: né lui, né il suo segretario Ugo Zampetti rilasciano dichiarazioni.
IL GIORNALE