Giuseppe Conte, oltre il ridicolo: spunta anche l’immaginario istituto di giurisprudenza (dove si studia solo architettura)
Un fuoco di fila, quello che in poche ore ha investito il premier designato Giuseppe Conte. Roba che nemmeno Valeria Fedeli neo-ministro dell’Istruzione con le sue lauree finte…
Dopo lo scoop del NYT, che ha svelato l’inesistenza di un approfondimento degli studi da parte del premier designato Giuseppe Conte presso la New York University, sui social è scoppiata la “bomba-stamina” perché nel 2013 Conte assunse la difesa di una famiglia che si batteva per far avere alla figlia accesso al metodo stamina di Davide Vannoni.
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E ora, Il Post svela un’altra magagna presente nel curriculum del quasi-presidente del Consiglio sempre più lontano da Palazzo Chigi: alla voce “tra i principali incarichi scientifici” si legge che ‘è stato designato a far parte del Social Justice Group istituito presso l’Unione europea”. Ma un organo con quella denominazione non risulta. Risulta, invece, riporta il quotidiano, che nei primi anni Duemila era c’era un collettivo di professori di varie università europee chiamato ‘Social Justice in European Private Law’, ma stando a quanto riferito da Martijn Hesselink, capo dei professori che ha coordinato la stesura del Manifesto del collettivo, Conte “non è stato membro del Social Justice Group che ha scritto, firmato e pubblicato il manifesto”.
La giornalista Jeanne Perego, nota per aver scritto una biografia di Papa Ratzinger dal titolo “Joseph e Chico” tradotta in 13 lingue e conoscitrice di Baviera, Germania e Austria, ha poi svelato un’altra “imprecisione” nel curriculum del premier designato, dove si citano studi giuridici all’International Kulturinstitute. Che, scrive la Perego, “non esiste, mentre esiste una Internationale Kulturisntitute, che però è una scuola di lingue” scrive su Twitter la Perego. Insomma, Conte avrebbe perfezionato gli studi in un istituto…che non esiste.
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