“Bombardamento americano sulle truppe siriane”. Ma Washington nega
I media vicini al governo siriano hanno denunciato un attacco da parte dell’aviazione statunitense su posizioni dell’esercito nella provincia orientale di Deir ez-Zour. Gli ufficiali americani però negano. «Alcune delle nostre postazioni nel deserto fra Albu Kamal e Haminia sono stata attaccate all’alba da parte di jet americani della Coalizione», ha confermato l’agenzia statale Sana. Nessun militare sarebbe rimasto ucciso.
Il sito di informazione libanese Al-Masdar ha precisato che l’attacco è venuto vicino alla stazione di pompaggio del gas T2, 100 chilometri a Est dell’Eufrate, in una zona dove operano ancora le cellule dell’Isis nascoste nel deserto siriano. L’esercito sta conducendo una offensiva per eliminare l’ultima sacca dello Stato islamico a Ovest dell’Eufrate ma due giorni fa ha perso 32 soldati in una imboscata a 60 chilometri a Est di Palmira.
Lo scorso 7 febbraio un raid dell’aviazione americana ha ucciso decine di miliziani pro regime e contractor russi che avevano attaccato le posizioni delle Forze democratiche siriane, sostenute dagli Usa, e Est dell’Eufrate. Anche Israele ha condotto negli ultimi mesi decine di raid, ma su postazioni usate dai Pasdaran iraniani e milizie sciite alleate. Il raid di questa mattina resta per ora un mistero.
LA STAMPA