Governo, Conte ha rimesso il mandato. Il Colle: “No a imposizioni”

Poche parole e chiare: “Il professor Giuseppe Conte ha rimesso il mandato per la formazione del nuovo governo”.

Si chiude così la brevissima parentesi del professore pugliese che ha cercato in questi giorni di far partire un nuovo esecutivo. Il comunicato letto dal segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti, non lascia spazio ad interpretazioni. La rottura a quanto pare si sarebbe consumata sul nome di Paolo Savona al Ministero dell’Economia.

Nel corso della giornata il Capo dello Stato, prima di ricevere il premier incaricato ha incontrato Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Già durante il colloquio tra Mattarella e Conte i Cinque Stelle avevano lanciato l’allarme: “Sta per saltare tutto”. Parole queste che avevano lasciato intendere ad un esito negativo della trattativa per la squadra di governo.

A seguire, da Terni, anche le dichiarazioni di Matteo Salvini che ha messo nel mirino il Colle parlando dei veti posti in queste ultime settimane: “Se un governo deve nascere condizionato dalle minacce dell’Europa, un governo con la Lega non parte. Se siamo in democrazia non resta che ridare la parola agli elettori”, ha affermato Salvini. Una posizione chiara che di fatto ha annunciato un probabile ritorno alle urne. Poi le parole di Zampetti con la nota ufficiale del Colle hanno messo la parola fine alla parabola di Conte e forse anche a quella di una maggioranza gialloverde. Il presidente della Repubblica ha poi spiegato i motivi del naufragio dell’incarico a Conte: “Non posso dire sì ad un ministro sostenitore dell’uscita dall’euro. Non posso subire imposizioni”.

IL GIORNALE

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