I quotidiani italiani difendono il Quirinale, Il Fatto contro “Re Sergio”. La crisi sulle prime pagine

Tutte le aperture dei quotidiani italiani in edicola sono dedicate alla crisi istituzionale, seguita alla rinuncia del presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte a formare un nuovo governo dopo che il presidente della Repubblica Mattarella si era opposto alla nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia per le sue posizioni contrarie all’euro.

“Salta il Governo, corsa verso il voto” titola il Corriere della Sera, con l’editoriale del direttore Luciano Fontana dal titolo “Una sfida irresponsabile”. Il quotidiano ipotizza le elezioni il 9 settembre prossimo, prima data utile dopo le ferie estive.
“Salta il Governo Salvini-Di Maio, il Quirinale sceglie Cottarelli” titola la Repubblica, con l’editoriale del direttore Mario Calabresi dal titolo “Un argine alle spallate” e il punto di Stefano Folli secondo cui “Nulla sarà più come prima”.

“C’è Cottarelli, furia M5S-Lega contro Mattarella” è il titolo della Stampa, con l’editorialista Marcello Sorgi che analizza il Paese ormai diretto verso le elezioni: “Quella deriva che il paese deve evitare”.

Critico nei confronti del Quirinale è Il Fatto Quotidiano, che compara Sergio Mattarella a Giorgio Napolitano aprendo il giornale con il titolo “Re Sergio fa saltare tutto”. Il direttore Marco Travaglio firma l’editoriale dal titolo “Cose da pazzi”.

Il Messaggero apre il giornale con il titolo “No di Mattarella, la crisi più grave”. “Si torna a votare. Ciaone Di Maio, arriva Cottarelli” titola Il Giornale con l’articolo di apertura affidato al direttore Alessandro Sallusti. Libero titola invece “Mattarella sfascia tutto”.

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L’HUFFPOST

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