Caos politico in Italia, mercati in fibrillazione. Lo spread torna a crescere, Piazza Affari in forte calo

di RAFFAELE RICCIARDI

MILANO – Ore 15:30. Il “caos” politico (Bloomberg) italiano, la “confusione” (Wsj) e la “crisi istituzionale” (Ft) scatenati dallo scontro tra Quirinale e Lega-M5s dominano la scena anche sui mercati finanziari internazionali. Quelli richiamati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel motivare la scelta di rifiutare il professor Savona al Ministero delle Finanze e – vista la posizione assunta dai partiti di maggioranza – decretando così la fine del tentativo di Giuseppe Conte di dar vita a un governo. Ora la palla è nelle mani di Carlo Cottarelli, che chiederà la fiducia al Parlamento per approvare la legge di Bilancio e traghettare il Paese ad elezioni a inizio 2019.

Le reazioni degli investitori al momento inedito per la Repubblica sono di massimo nervosismo. Nelle prime battute domina l’effetto distensivo dato dall’allontanarsi della concreta ipotesi di un governo Lega-M5s, col carico di incertezze sul programma economico-finanziario che si portava dietro. Infatti l’euro si rafforza e per alcuni osservatori ciò si deve allo sbarramento della strada nei confronti di un esecutivo scettico verso la costruzione della moneta unica. La divisa unica apre in rialzo sopra 1,17 dollari, ma a metà giornata è già tornata sotto quella soglia.

Andamento simile per le altre categorie della finanza. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi va sulle montagne russe: crolla in apertura di giornata a 190 punti base (dai quasi 205 di venerdì sera). Ma il movimento dura poco e a metà giornata il differenziale schizza fino a superare la soglia di 230 punti, ai massimi dalla fine del 2013, mentre il rendimento del decennale italiano vede il 2,7%. Il calo registrato dopo le parole di Cottarelli sulla disciplina di bilancio e l’appartenenza all’Eurozona è solo momentaneo. Ancor più violento il movimento sui due anni, con rendimento raddoppiato allo 0,91% rispetto ai livelli di venerdì. Tensioni nell’asta del Tesoro di Btp indicizzati all’inflazione con scadenza a 5 e 10 anni: il rendimento lordo del decennale balza all’1,28% dallo 0,47% dell’asta di aprile e quello del quinquennale è salito a -0,05% da -0,43% del collocamento di marzo. Assegnato l’importo massimo prefissato di 1,25 miliardi di euro a fronte di richieste superiori ai 3 miliardi. Venduti anche Ctz a 24 mesi per 1,75 miliardi (massimo importo previsto) con il tasso in aumento allo 0,35% da -0,275% di aprile.

Le banche quotate a Piazza Affari sono le prime a subire questi movimenti, orientando il resto del listino. Dopo aver sfiorato il +2% in avvio, il Ftse Mib si “sgonfia” e nel pomeriggio perde il 2,5% con i titoli del credito coperti da ordini di vendita: scattano anche numerose sospensioni di singole azioni del comparto creditizio.

INTERVISTA. “I mercati sognano una transizione permanente”

Le reazioni degli analisti convergono nel ritenere che la tensione la farà da padrona. Nelle ultime sedute il timore verso l’Italia si è ben visto dall'”appiattimento della curva” dei rendimenti dei titoli di Stato: i rendimenti sulle scadenze più brevi sono saliti più di quelli a lungo termine, con l’effetto di assottigliare le differenze tra gli uni e gli altri. Una spia della paura degli investitori su quel che possa accadere nel breve periodo al Paese. Sensazioni acuite dall’alert lanciato da Moody’s, con la minaccia di una bocciatura sul rating. Una evenienza che è per il momento rimandata, visto che si poggiava sui dubbi dell’agenzia circa il budget che avrebbero potuto firmare insieme Lega e M5s. Documento per il quale servirà un po’ più di tempo. “Entriamo in un periodo di grande incertezza, andando verso le elezioni anticipate – posto che è lì che finiremo – ma non è quello su cui i mercati si concentrano oggi”, ha commentato Ray Attrill, strategist della National Australia Bank di Sydney. “Prevale la rassicurazione che l’Italia non avrà, almeno per ora, un ministro delle Finanze dichiaratamente euroscettico”. Con l’ipotesi di nuove elezioni e un esito ancora più incerto – condito da sondaggi che danno la Lega in forte crescita e possibile beneficiaria massima della confusione attuale – l’impressione raccolta dall’agenzia finanziaria Usa è comunque che le turbolenze saranno il pane quotidiano nei prossimi tempi.

“L’ipotesi di un governo di transizione con a capo Carlo Cottarelli potrebbe contribuire ad allentare le tensioni, contrariamente un ritorno alle urne immediato manterrebbe alta l’attenzione degli investitori. Verrebbe da chiedersi come mai, nonostante i recenti sondaggi vedano un crescente consenso dei partiti coinvolti nella formazione di governo, l’ipotesi di un ritorno alle urne non spaventi gli operatori. I mercati stanno scontando la mancanza di un governo euroscettico ora, scenario prezzato con un buon grado di probabilità fino a venerdì scorso”, scrive in un commento Vincenzo Longo di Ig Markets. La tensione sull’Italia si è percepita chiaramente con la crescita del costo di una assicurazione per proteggersi dal rischio di default tricolore, che si misura guardando il mercato dei cds (credit default swap). Nel caso del contratto sui cinque anni, la scorsa settimana si è vista una crescita di 40 punti base che ha proiettato il costo di assicurarsi dal “rischio Italia” ai massimi dal 2012.

L'impennata del costo di una assicurazione sul

L’impennata del costo di una assicurazione sul “rischio italia” nelle ultime giornate di tensione politica

Detto dell’Italia, sui mercati internazionali i fattori di riferimento sono le questioni geopolitiche, in primis l’evolversi della situazione tra Corea del Nord e Stati Uniti, e il calo del prezzo del petrolio. Le quotazioni del greggio subiscono le valutazioni fatte dai paesi Opec e dagli altri produttori di petrolio sul successo dei tagli alla produzione stabiliti per eliminare il surplus mondiale di petrolio. I contratti sul greggio Wti con scadenza a luglio cedono il 2,40% a 66,25 dollari al barile. Il Brent cede l’1,65% a 75,12 dollari.

La debolezza dell’oro nero ha condizionato gli scambi in Asia, anche se alla fine della giornata la Borsa di Tokyo è riuscita a spuntare un rialzo dello 0,13%. I listini americani restano chiusi per celebrare il Memorial day: Wall Street è reduce da una seduta mista con il Dow che ha perso lo 0,2% e il Nasdaq positivo dello 0,13%. Anche Londra fa festa, e questo potrebbe incidere sul volume di scambi globale, e avanza dello 0,18% oltre metà seduta. Si indeboliscono gli altri listini Europei: Parigi e Madrid scendono dello 0,65%, Francoforte cede lo 0,5%

Quotazioni dell’oro in calo sui mercati asiatici: il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.297 dollari l’oncia (-0,29%).

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