Oggi Cottarelli presenta la lista dei ministri. Spread a 260, è record dal 2013. Giù la Borsa
In attesa della lista di ministri che Carlo Cottarelli presenterà oggi al Colle, lo spread continua a schizzare. Nelle prime contrattazioni, il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi ha superato la soglia dei 260 punti e si è attestato a quota 262, ai massimi dalla fine del 2013, dopo aver chiuso ieri a quota 235. Il rischio per il nostro Paese è quello di superare il tetto dei 63,5 miliardi di spesa per interessi fissato dal Def, con conseguenze immediate per i nostri conti pubblici.
BORSA IN CALO
In forte calo anche la Borsa in apertura: Piazza Affari perde l’1,8%. Male soprattutto i titoli bancari, con lo scivolone di Unicredit (-3,6%) e Mps (-3,4%). Sotto pressione anche Poste (-3,3%).
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L’EURO AFFONDA IN ASIA
L’incertezza politica in Italia ha avuto conseguenze anche sui mercati valutari asiatici. Poco dopo le 12:00 locali (le 5:00 in Italia) l’euro è sceso sotto i 127 yen, ai minimi in 11 mesi, ripiegando subito dopo intorno a 126,85. La moneta unica si deprezza anche sul dollaro a quota 1,16.23. I principali trader a Tokyo, riferiscono le agenzie, giudicano la situazione troppo intricata per fare previsioni sul medio e lungo termine.
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RENZI: IO IN CAMPO DA MEDIANO
Stamane, intanto, Matteo Renzi ha attaccato Di Maio e Salvini, dicendo che «tengono in ostaggio l’Italia. Se lo spread sale è colpa di questi due». «Sono bravi a fare campagna elettorale, ma hanno paura di governare», ha detto l’ex premier a Circo Massimo su Radio Capital. «Non credo che vinceranno le prossime elezioni – ha aggiunto – perché gli italiani non possono essere carne dei loro esperimenti». «Le elezioni sono una grandissima occasione. Da un lato gli sfascisti istituzionali dall’altro un fronte ampio guidato dal Pd ma che non sia solo il Pd. Anzi con gente che non ha apprezzato tutto ciò che ha fatto il Pd», ha continuato. «Sarò come tutti in campo a dare una mano. Se gioco mediano stavolta nessun problema. Non mi interessa aprire la discussione né sul contenitore, né se lo facciamo con le primarie: mi va bene qualsiasi soluzione. Voglio giocare una partita da mediano. Ma è una sfida pazzesca».
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SALVINI: NON CI VOGLIONO AL GOVERNO
A Radio Anch’io, su Radio Rai 1, Salvini ha replicato all’ex segretario dem: «Lo spread a 260? È evidente che nessuno vuole che andiamo al governo». A chi sosteneva la tesi che il leader della Lega non volesse andare al governo, ha risposto senza mezzi termini: «Fesserie, roba da regime. I giornali per mesi mi hanno offeso, c’è stato un regime». Poi Salvini ha parlato di future alleanze, con un messaggio inviato a Berlusconi: «La condizione per un alleanza con Forza Italia è cambiare le regole europee, non posso allearmi con chi mi dice che l’Europa va bene così. «A me piacerebbe moltissimo ricandidare Savona- ha aggiunto – Nnon so se abbia voglia di rimettersi in gioco, ma per l’Italia sarebbe molto positivo».
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