Il commissario Ue Oettinger: “Mercati insegneranno a italiani a votare”. Salvini: “Senza vergogna”. Il Pd: “Offensivo e stupido”

ROMA –  È una giornata difficilissima per l’Italia, tra spread e andamento della Borsa. Mentre in Europa esplode un caso provocato dalle parole attribuite al  commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger: “I mercati insegneranno agli italiani a votare nel modo giusto”. Queste almeno le parole riportate in un tweet dal giornalista Bernd Thomas Riegert, che ha intervistato il Commissario Ue a Strasburgo per l’emittente Dwnews. Ma il tweet in questione è stato prima cancellato dall’autore, poi riproposto in una versione ammorbidita.

Infine è stato twittato il link all’intervista completa, nella quale il commissario spiega che ha fiducia nel governo Cottarelli e che gli italiani alle prossime elezioni non voteranno per i partiti populisti perché spaventati dai possibili dissesti sui conti pubblici. La frase estrapolata dal giornalista – che di fatto sintetizzava il pensiero di Oettinger –  ha fatto in tempo ad animare forti polemiche, venendo rilanciata da diversi politici italiani a cominciare da Matteo Salvini.

Matteo Salvini

@matteosalvinimi

🔴 PAZZESCO, a Bruxelles sono senza vergogna.
Il Commissario Europeo al Bilancio, il tedesco , dichiara “i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta”.
Se non è una minaccia questa…
Io non ho paura, !

E i Cinquestelle, con il capo delegazione al Parlamento europeo Laura Agea: “Chiediamo al presidente della commissione europea Juncker di smentire immediatamente il commissario oettinger. Le sue parole sono di una gravità inaudita e sono la prova delle evidenti manipolazioni che la democrazia italiana ha subito negli ultimi giorni”.

Ma torniamo al fronte interno. I due alleati del mancato governo gialloverde, Salvini e Di Maio, già in mattinata avevano approfittato dell’impennata dello spread per attaccare il capo dello Stato. Da Salvini e Di Maio parole simili, ma di identico significato: “Lo spread oggi è schizzato oltre i 300 punti: non accadeva da 4 anni. Il problema non eravamo noi, non era la nostra squadra di ministri, ma l’incertezza che oggi regna sovrana. Se il governo del cambiamento fosse partito, oggi avremmo un governo politico”, dice Luigi Di Maio in un post.

Ancora più esplicito il leader leghista: “Chiedete a Mattarella”, dice al termine della riunione con i gruppi della Lega a Montecitorio rispondendo a chi gli chiede di commentare lo sfondamento dello spread oltre quota 300. “Fosse per me – dice – ci sarebbe un governo in carica. Hanno scelto altrimenti per rassicurare i mercati, non mi sembra ci stiano riuscendo…”.

Ma non è tutto. Sempre contro Mattarella, Salvini twitta. “Bambino contro poteri forti, vince bambino! #iostoconfabio”,  allegando un video in cui al Quirinale un ragazzino di una classe in visita chiede al presidente: “Quando le capita di firmare degli atti che non le piacciono, come si comporta?”. Il capo dello Stato risponde: “Se non firmassi provvedimenti del governo o una legge del Parlamento andrei contro la Costituzione. C’è un caso in cui posso, anzi devo non firmare: quando arrivano leggi o atti amministrativi che contrastano palesemente con la Costituzione”.

REP.IT

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