Governo, Cottarelli lascia il Colle. Non c’è la lista dei ministri. Nuovo incontro con Mattarella domani mattina
L’annuncio del rinvo è stato preceduto da un certo sconcerto da parte dei giornalisti che erano presenti che hanno visto i corazzieri che tradizionalmente presidiano la porta che conduce allo studio “alla Vetrata” lasciare la loro postazione. Di solito questo è il segnale che il presidente della Repubblica ha lasciato “la Vetrata” per far ritorno al suo studio privato. Contemporaneamente Cottarelli è stato visto fare il suo ingresso alla Camera dei Deputati. Dopo l’incontro Cottarelli-Mattarella lo spread è salito a quota 303.
Il voto a luglio. E intanto prende corpo l’ipotesi di andare al voto addirittura prima della pausa estiva. E in questro caso non avrebbe senso formare un nuovo governo: a traghettare il Paese verso le elezioni potrebbe essere il governo Gentiloni. A parlare apertamente del “voto estivo” è il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci: “Se c’è l’accordo si può fare”. Per Luigi Di Maio, capol politico dei 5 Stelle, “era più responsabile far partire il governo, ma siamo pronti ad andare al voto a luglio”. Intanto al Senato, durante il dibattito su Alitalia, scoppia la lite tra il capogruppo M5s Danilo Toninelli e la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati: il primo attacca il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la seconda lo difende.
Il lavoro di Cottarelli e il totoministri. All’ex commissario alla spending review è stata messa a disposizione per lavorare una stanza a Montecitorio, dove è arrivato a piedi ed è entrato da un ingresso laterale. L’obiettivo di Cottarelli è presentare entro venerdì il nuovo esecutivo al Parlamento per la fiducia.
L’elenco dei ministri comprende nomi di prestigio al servizio delle istituzioni, come l’economista Guido Tabellini, che occuperebbe la casella del Tesoro, il giurista Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, Paola Severino, rettore della Luiss e già ministro della Giustizia nel governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina e Anna Maria Tarantola, ex presidente Rai, Enrico Giovannini, già ministro del Lavoro per il governo Letta. In proposito Giovannini, intercettato dai cronisti nei pressi del Campidoglio, ha affermato: “Io nel totoministri del governo Cottarelli? Devo appunto scappare da un’altra parte, sono di fretta”.
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