L’ipotesi di un governo politico rianima Piazza Affari: spread giù a 270, euro a 1,16 dollari

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La possibilità di un ritorno all’alleanza di Governo M5S-Lega, ipotizzata da Luigi DI Maio, che eviterebbe il ritorno alle urne a luglio fa respirare i mercati, con lo spread in calo e l’euro in recupero. L’incertezza però resta alta, e la frenata del leader del Carroccio Salvini che chiede nuove elezioni smorza gli entusiasmi. Milano è ora in modesto rialzo, frenano anche le altre Borse europee (segui qui l’andamento dei principali indici). L’idea che spaventa i mercati – sottolineano gli analisti di Mps Capital Services – è «che le possibili elezioni di fine luglio possano essere una sorta di referendum pro o contro l’euro. Tuttavia la questione resta ancora aperta e qualcosa in più si potrebbe sapere già in mattinata». Resta quindi difficile da trovare un equilibrio sui mercati finanziari, dopo la tempesta di ieri che ha portato a forti cali sull’azionario e un’ondata di vendite sui titoli di Stato. Piazza Affari, tornata ieri sui minimi dal luglio 2017, già subito dopo l’avvio aveva superato il punto percentuale di rialzo, per poi ripiegare.

BTp: spread con Bund in calo in area 270 punti

Lo spread tra BTp e Bund è in netto restringimento in area 270 punti, dopo la giornata nera vissuta ieri al culmine della crisi politica, quando ha toccato il top dalla primavera 2013. Il differenziale di rendimento tra il decennale benchmark italiano e il pari scadenza tedesco aveva chiuso ieri a quota 303 punti base ai massimi dal giugno 2013. Scende anche il rendimento dei decennali italiani, che ieri ha terminato al 3,33%, e ora scambia al 3,05%, dopo un’apertura al 3,18%. Da seguire l’asta su titoli a 5 e 10 anni per 4 miliardi di euro, un test per verificare il grande di fiducia degli investitori dopo l’apertura di Di Maio a riprovare a formare un governo con la Lega, a cui però il leader del Carroccio sembra aver messo un freno.

Banche a due velocità, gli acquisti premiano Mediobanca, Poste e Italgas

Sull’azionario milanese danno il tono alla giornata ancora una volta i titoli bancari, che si muovono però in due direzioni con Mediobanca che guida il listino principale mettendo a segno un rialzo di oltre tre punti percentuali. In luce anche Banco Bpm e Intesa Sanpaolo ma restano deboli Banca Pop Er e Ubi Banca. Corre Italgas, prosegue la corsa anche di Moncler mentre è in recupero Poste Italiane penalizzata nei giorni scorsi. In coda al listino Saipem, ieri in netto progresso, in calo dell’1,16% nonostante il giudizio di Hsbc che ha avviato la copertura sul titolo con giudizio buy e target price a 4,25 euro.

Borsa Tokyo in netto calo (-1,52%), pesa crisi Italia, giù del 2,5% Shanghai

Chiusura in netto calo per la Borsa di Tokyo che ha accusato il rafforzamento dello yen, dovuto alla crescente preoccupazione per la crisi politica che sta scuotendo l’Italia. Al termine della seduta l’Indice Nikkei ha registrato una flessione dell’1,52% (-339,91 punti) a 22.018,52 punti, mentre il più ampio indice Topix è sceso dell’1,46% (-25,72 punti) a 1,736,13 punti. Brusco scivolone anche per la Borsa di Shanghai che chiude in calo del 2,5%.

Euro in recupero dai minimi dal luglio 2017 torna in area 1,16 dollari

Sul mercato valutario l’euro/dollaro recupera dai minimi da luglio 2017 col rialzo più evidente da tre settimane e torna su 1,16 dollari (segui qui l’andamento dell’euro contro le principali valute e qui quello del dollaro). Dall’altra parte dell’Atlantico, ad alimentare ulteriormente il clima di risk-off contribuiscono le rinnovate tensioni commerciali Usa-Cina. Poco mosso il petrolio rispetto ai livelli della vigilia (segui qui l’andamento di Brent e Wti) dopo i recenti cali dei giorni scorsi legati alle ipotesi di aumento di produzione da parte di Arabia Saudita e Russia.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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