Merkel: “Migranti tema cruciale, l’Italia lasciata sola”
BERLINO – “La sicurezza delle frontiere, la politica di asilo comune e la lotta alle ragioni dell’esodo dei migranti sono la vera questione esistenziale per l’Europa”. Lo dice Angela Merkel alla Fas (l’edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung), affermando che serve unificare il sistema, e sottolineando come parte dell’insicurezza in Italia sia nata dalla solitudine nell’emergenza profughi. “Parte dell’insicurezza in Italia ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli, nel compito di accogliere così tanti migranti”.
“Abbiamo bisogno di un sistema comune dell’asilo e misure comparabili nella decisione su chi rimane e chi no”, ha aggiunto Merkel nell’intervista, secondo la quale Frontex (l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera) diventerà “nel medio periodo una vera polizia di frontiera con competenze europee” e nel lungo periodo dovrà esserci “un ente europeo per l’asilo”.
MOSCOVICI: “UE NON E’ AVVERSARIO”
“Il dialogo può essere vigoroso ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al Governo italiano”. Lo ha detto il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici ospite di Lucia Annunziata a ‘1/2h in più’. “Non anticipiamo, non speculiamo, siamo rispettosi delle divergenze”, è l’invito fatto da Moscovici, che ha detto anche: “Tutto quello che è stato detto sull’Italia che è sospettoso non è benvenuto, è a Roma che si decide. Per i fenomeni migratori serve una risposta europea. Dobbiamo avere un atteggiamento ‘protettivo’ e dare risposte umane. Non siamo allo scontro ma le risposte nazionali non esistono”.
“C’è un’economia italiana con una ripresa moderata, ci sono delle diseguaglianze, i giovani e il sud che hanno bisogno di attenzioni particolari. So anche che il debito pubblico italiano sta diminuendo, anche se con moderazione. Probabilmente bisogna essere attenti, c’è anche il problema dell’occupazione: c’è una situazione economica sulla quale bisogna riflettere anche se è in condizioni critiche, bisogna agire”.
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