Nel 2019 tagli sulle pensioni
Le pensioni nel 2019 saranno più basse. A determinare l’ennesimo taglio sull’assegno previdenziale sarà il coefficiente che va a definire il montante contributivo per il triennio dal 2019 al 2021.
Di fatto, secondo quanto riporta Italia Oggi, questo coefficiente introdotto nel 2009 determina la cifra annua della pensione a cui ha diritto chi lavora in base ai contributi versati. Facciamo un esempio: un dipendente con 100mila euro di contributi versati e 65 anni di età in questi ultimi anni ha dovuto fare i conti con un calo della pensione di circa 900 euro. Se nel 2009 percepiva ad esempio 6.136 euro, dal prossimo anno ne percepirà 5.245.
Ma c’è un altro aspetto che di fatto viene sottolineato sul coefficiente per il calcolo degli assegni: da quando è stato introdotto questo parametro ad ogni triennio la cifra dell’assegno pensionistico ha subito quasi sempre un livellamento al ribasso. Nel 2013-2015 c’è stato un calo del 3 per cento rispetto al 2010-2012. Poi con il taglio successivo l’assegno è stato decurtato un altro 2 per cento. Il totale,di fatto, nell’arco di ben nove anni fa registrare un taglio dell’11 per cento sulla pensione. Insomma con questo sistema si metteranno nuovamente le mani nelle tasche dei pensionati. A questo va aggiunto, come ha ricordato ilGiornale qualche giorno fa, che il governo ha già messo nel mirino tutti gli assegni oltre i 5000 euro netti annunciando una sforbiciata. I pensionati sono sempre più nel mirino della “forbice” di Stato.
IL GIORNALE