Migranti, Centinaio: “Blindare i porti italiani finché l’Europa non decide”
“È doveroso che l’Italia, fino a che l’Europa non decide, blindi i porti”.
In una intervista a 24Mattino a Radio 24 Gian Marco Centinaio, ministro per le Politiche agricole, difende la linea dura adottata dal ministro dell’Interno Matteo Salvini al termine dell’ennesimo fine settimana di sbarchi. Perché il blocco navale, imposto ieri pomeriggio dal Viminale e dal dicastero delle Infrastrutture, è la reazione al menefreghismo di Malta e al silenzio dell’Unione europea. “Non li blindi i porti, li chiudi, li prosciughi – spiega il ministro leghista – perché vuol dire che a questo punto ci stanno prendendo in giro ed io, non da ministro ma da cittadino italiano, di essere preso in giro non ne ho più voglia”.
“Forse quando governavano gli altri si divertivano ad essere presi in giro”. Anche Centinaio, come già Salvini durante il vertice di ieri con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio, è ben determinato a sbattere i pugni sul tavolo finché l’emergenza immigrazione non sarà risolta una volta per tutte. “Ragionevolezza, ma consapevolezza che non siamo gli scemi del villaggio – spiega il ministro per le Politiche agricole – tenuto conto che Malta non può rifiutarsi di prendere questa nave, perché la legge del mare prevede che il porto più vicino se ne faccia carico e il porto più vicino è Malta“.
Alla sinistra, che in queste ore sta attaccando il governo per la scelta di blindare i porti, Centinaio ricorda che la misura adottata da Salvini era stata messa nero su bianco prima nel programma elettorale della Lega, poi nel programma di governo. Una misura condivisa, insomma. “È una mossa che ci sembra la cosa più ovvia dopo tutto quello che è stato detto in tutti questi anni – chiosa Centinaio – se una nave chiede aiuto bisogna aiutarla, ma se questa nave è più vicina alle coste maltesi rispetto alle coste italiane, è giusto che questa nave vada nel porto più vicino. E il porto più vicino non era l’Italia”.
Sempre nel corso della trasmissione 24Mattino, Centinaio ricorda, infine, che in Europa già altri Paesi hanno blindato le proprie frontiere. “Siamo anche consapevoli che la Francia ha detto che avrebbe chiuso i porti – commenta – e se Macron dice ‘Chiudiamo i porti’ è un ‘Evviva, evviva!’, se invece lo dice l’Italia ‘Salvini è un razzista e la Lega ancora di più'”. Di conseguenza ogni Paese è chiamato fare il suo: “Se una nave è più vicina al porto di Malta, va a Malta – conclude – non viene in Italia, è finito il periodo del governo Renzi, Alfano, Gentiloni, Letta”.
IL GIORNALE