Lo spread scende a 236 punti, Piazza Affari vola (+3,4%) sulle parole di Tria
–di Cheo Condina
Seduta da incorniciare per Milano, che il giorno dopo le elezioni amministrative vola grazie alle banche e al calo dei rendimenti con lo spread Btp-Bund in ritirata a 236 punti base. Piazza Affari archivia così la giornata come migliore d’Europa a +3,42% – recuperando così tutto il passivo accumulato settimana scorsa – galvanizzata dalle parole del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che in un’intervista nel week end ha rassicurato sulla permanenza dell’Italia nell’euro e sull’attenzione ai conti pubblici. In attesa anche dei verdetti delle banche centrali previsti per questa settimana, a Piazza Affari strappano Unicredit e Intesa Sanpaolo, entrambe in rialzo di oltre il 6% in chiusura; bene anche Banco Bpm (+6.1%) e Ubi Banca (+5,4%). Salgono anche le utility con Italgas che balza del 4,3% in attesa del nuovo piano che verrà presentato mercoledì. C’è debolezza, invece, sul comparto dell’auto in tutta Europa e anche a Piazza Affari (Brembo chiude a +0,2%, Fiat Chrysler Automobiles a +0,9%) sui rinnovati timori per i dazi Usa dopo il flop del G7 in Canada. Sul resto del listino Carel Industries strappa al debutto (+14,5%), il primo di quest’anno sul listino principale. Sul mercato valutario, l’euro torna sopra 1,18 dollari (1,1775 venerdì sera) e sfiora 130 yen, per la precisione si attesta a 129,8 (da 128,92). Dollaro/yen a 109,9 (da 109,32). Il greggio sale con il Wti a +0,46% a 66 dollari al barile.
Unicredit e Intesa Sanpaolo in prima fila
All’indomani del voto amministrativo in Italia – che guardando all’attuale alleanza di Governo ha rafforzato la posizione della Lega e indebolito quella del Movimento 5 Stelle – e delle dichiarazioni rassicuranti del ministro dell’Economia Tria sull’attenzione ai conti pubblici e sulla permanenza dell’Italia nell’unione monetaria, il listino milanese è trainato dalle banche e in particolare da Unicredit. Chiude in volata Intesa Sanpaolo dopo le indiscrezioni del Financial Times sul negoziato con Blackrock per l’ingresso del gestore Usa con una quota in Eurizon.
Banche trainano Ftse Mib: ministro Economia rassicura su euro e debito
L’indice Stoxx600 del comparto bancario chiude in rialzo dell’1,7% , il Ftse Italia Banche del 4% circa (-22% la performance dal 15 maggio quando si è entrati nel vivo degli accordi per la nascita del Governo Conte): al recupero odierno del settore contribuisce la seduta di sollievo per i titoli di Stato italiano tornati oggetto d’acquisto con i rendimenti a 10 anni scesi sotto quota 3% e con le scadenze a 2 anni tornate a muoversi verso l’1%. Su questo recupero generalizzato degli asset italiani, in particolare di quelli finanziari, ha influito secondo gli esperti la posizione espressa dal ministro dell’Economia Giovanni Tria in una intervista nel week end al Corriere della Sera: «Questa mattina stiamo assistendo ad un movimento inverso con tutti gli indici in positivo, ed in particolare Piazza Affari, dopo le dichiarazioni del ministro dell’Economia Tria» fanno notare da Mps Capital Services. Tra i messaggi lanciati dal ministro: la volontà di non mettere in discussione la permanenza dell’Italia nell’unione monetaria, l’obiettivo di perseguire la progressiva riduzione del rapporto debito/pil, il no all’ipotesi di pagare i debiti della Pubblica Amministrazione ricorrendo ai mini-Bot e l’idea che il dietrofront sulla riforma delle banche popolari non sia una priorità per l’esecutivo. Le indicazioni emerse «sono positive e vanno nella direzione di ridurre le preoccupazioni sulle intenzioni del Governo di portare allo scontro con l’Europa», è il commento di una casa di investimento italiana. I commenti del ministro «sono costruttivi, sembrano dare priorità a riforme strutturali rispetto agli stimoli fiscali» aggiunge Equita. Sono in rimonta Banca Mps e le ex Popolari.
Btp, rendimento sotto 3%. Spread in forte calo
In calo per lo spread BTp/Bund a 236 punti base, dopo aver chiusa la scorsa settimana a a 269 punti base. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005323032) e il pari scadenza tedesco, ha aperto la seduta a 240 punti base e poi è calato ancora. Il rendimento dei decennali resta sotto il 3% rispetto al 3,14% di venerdì.
Carel, prima matricola del 2018 sul mercato principale di Piazza Affari
Debutto super per Carel, prima matricola del 2018 sull’Mta di Borsa Italiana, segmento Star. Il gruppo veneto, che produce apparecchi per il condizionamento e la refrigerazione di proprietà delle famiglie di Luigi Rossi Luciani e Luigi Nalini, è il primo di quest’anno a quotarsi sul mercato principale di Piazza Affari, nonostante le incertezze dello scenario politico italiano. All’avvio delle contrattazioni il titolo è partito a 7,951 euro per azione, in rialzo del 10% circa, e poi ha accelerato ulteriormente.Il prezzo di collocamento era stato fissato a 7,2 euro per azione, a metà della forchetta fissata inizialmente tra 6,7 e 7,8 euro. La domanda complessiva, al prezzo di offerta, ha superato di 4,5 volte il quantitativo di azioni offerte prima dell’esercizio dell’opzione greenshoe ed era stata già coperta pochi giorni dopo l’avvio del periodo di offerta, il 25 maggio scorso. Ai valori attuali la capitalizzazione di Borsa supera gli 800 milioni di euro: sul mercato è finito il 35% del capitale.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)