Toninelli: “Il business dei migranti ora non è più business”

“Il business dell’immigrazione non è più un business”. A dirlo è Danilo Toninelli che a Circo Massimo su Radio Capital ribadisce la posizione del governo per contrastare l’emergenza sbarchi.

Sembrava normale che decine di migliaia di persone ogni anno dovevano sbarcare per forza nei porti italiani, ma ora le cose cambieranno. L’immigrazione verrà gestita nella legalità“, dice il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Che assicura compattenza sulla linea da tenere all’interno dell’esecutivo: “C’è stata una condivisione all’interno del governo totale”, spiega, “Abbiamo messo i nostri tecnici a lavorare, vogliamo dare le soluzioni che finora non sono state date. L’Italia è il paese che ha salvato il maggior numero di vite e nessuno si deve permettere di abbinare la parola xenofobia all’Italia e a questo governo. Il torto sta nelle case degli altri, negli altri paesi. L’Italia è stata lasciata sola“.

Il riferimento è all’Europa, a cui il ministro chiede di fare di più: “L’Italia continuerà a salvare vite umane”, assicura Toninelli al Corriere della Sera, “Però siamo stati chiari: bisogna condividere le responsabilità. Ognuno ha le sue: la nazione in cui navigano le carrette del mare, i Paesi per cui battono bandiera le navi delle Ong. Oggi si apre una nuova era. Il gesto della Spagna, che ringrazio, dimostra che in Europa c’è un nuovo vento di solidarietà e cooperazione, che spero investa altre nazioni“.

IL GIORNALE

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