“Macron manda la ‘legione straniera’ per fermare i migranti a Ventimiglia”
A poche ore dall’incontro tra il presidente Emmanuel Macron e il premier Giuseppe Conte, le misure adottate dall’Eliseo per contrastare l’immigrazione clandestina gettano nuove ombre sulla Francia che non più di tre giorni fa faceva la morale a Matteo Salvini per non aver permesso alla nave Aquarius di attraccare in un porto italiano.
La notizia arriva da Ventimiglia e a metterla sotto la lente di ingrandimento è deputato di Forza Italia Giorgio Mulè riprendendo un articolo della Stampa: “Nella stazione ligure al confine tra Italia e Francia, la Sncf, società d’Oltralpe che gestisce il trasporto ferroviario, ha ingaggiato guardie armate di una società italiana per evitare che migranti irregolari salgano sui loro treni diretti in Francia”.
“Questa notizia – attacca il portavoce dei parlamentari azzurri di Camera e Senato – dimostra l’inaffidabilità che i francesi ripongono sull’Italia e obbliga il nostro governo a un intervento immediato”. Che i francesi non siano teneri con gli immigrati, lo si sapeva da un pezzo. Non da ultimo è arrivato il report di Oxfam con tanto di fotografie e video che dimostra le angherie e gli abusi dei poliziotti francesi sugli stranieri, in particolari quelli minorenni (guarda il video).
Violenze che si consuma proprio al confine con l’Italia. Eh sì che era stato proprio Macron a denunciare “il cinismo e l’irresponsabilità del governo italiano”, mentre il portavoce del suo partito aveva candidamente affermato che “la linea del governo italiano fa vomitare”. Ora tra l’Eliseo e Palazzo Chigi è tornato il sereno. Ma il presidente francese dovrà, primo o poi, rendere conto dei respingimenti che continua a fare a Ventimiglia.
Come riporta anche Mulè, i francesi hanno assunto una schiera di “sceriffi” per presidiare “le banchine nella stazione di Ventimiglia da dove partono i convogli diretti a Cannes e Grasse svolgendo di fatto i compiti di una polizia parallela o di complemento rispetto a quella Italiana”. “In breve – continua il portavoce azzurro – per evitare ‘invasioni’ intollerabili come quella avvenuta poco tempo fa a Bardonecchia (video), la Francia ha aggirato l’ostacolo dotandosi di una polizia privata, una sorta di mini Legione straniera, che agisce per sopperire alle carenze dei nostri controlli”. Il 30 marzo la gendarmerie aveva fatto irruzione in una sala della stazione al confine con l’Italia costringendo un immigrato nigeriano sospettato di essere uno spacciatore a sottoporsi al test delle urine. “Sono certo che Conte e Salvini non tollereranno uno schiaffo simile che somiglia alla cessione di controllo del territorio per interposta polizia – commenta – sono certo che a Ventimiglia sarà immediatamente destinato un congruo numero di forze dell’ordine del nostro Paese anche per mantenere la dignità di uno Stato che deve essere in grado di controllare le sue frontiere senza alcun ‘aiutino'”.
IL GIORNALE