Salvini: “Niente porti italiani neppure per le navi Lifeline e Seefuchs ora al largo della Libia”
«Mentre la nave della Ong Aquarius naviga verso la Spagna, altre due navi di Ong con bandiera dell’Olanda sono arrivate al largo delle coste della Libia, in attesa del loro carico di esseri umani abbandonati dagli scafisti. Sappiano questi signori che l’Italia non vuole più essere complice del business dell’immigrazione clandestina, e quindi dovranno cercarsi altri porti dove dirigersi». Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ribadisce così su Facebook, stamattina, il proprio no all’attracco di navi cariche di migranti nei porti italiani. Al largo della Libia, dopo la Aquarius, si trovano ora le navi Lifeline e Seefuchs. «Da ministro e da papà – aggiunge Salvini – possono attaccarmi e minacciarmi quanto vogliono, ma io non mollo e lo faccio per il bene di tutti».
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La risposta dalla Lifeline
All’ennesimo «no» del ministro dell’Interno replica con un tweet lapidario la ong tedesca Mission Lifeline: «Quando i fascisti ci fanno pubblicità». Frase a cui il vicepremier ribatte pochi instanti dopo («Questi non toccheranno mai più terra in Italia»), provocando il dietrofront dalla Lifeline: ««No, @matteosalvini non è naturalmente un fascista. Ci è scivolato il mouse».
La Lifeline è intervenuta nel Mediterraneo centrale in soccorso di un gommone con 118 persone, tra cui 14 donne, 4 bambini e un neonato. «A tutti sono stati forniti giubbotti salvagente», ha sottolineato la ong tedesca. «Siamo preoccupati che queste persone venga riportate indietro in Libia dopo il loro salvataggio sulla Viking Amber», ha detto Alex Steier in una dichiarazione inviata via mail alla Dpa.
Il post del Pd
E a messaggio su Facebook – sul medesimo social – il senatore Pd Ernesto Magorno: «#Salvini invece di stare su Facebook per continuare la sua campagna elettorale sfruttando le difficoltà di esseri umani su altre due navi dovrebbe lavorare per evitare un nuovo caso #Aquarius. Perché mentre lui continua con gli slogan il mondo va avanti #umanitaaperta».
Il videomessaggio sui migranti della cancelliera Merkel
Di migranti ha parlato stamattina anche la cancelliera Angela Merkel, nel suo tradizionale videomessaggio del sabato: l’immigrazione è «una sfida europea» e serve una «risposta europea», afferma . Aggiunge: «Questa è una sfida europea che necessita anche una risposta europea». Lunedì prossimo la Merkel riceverà il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Martedì, invece, sarà il turno del presidente francese Emmanuel Macron. I due incontri serviranno a preparare il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Con Macron, in particolare, la cancelliera discuterà una serie di proposte per riformare l’Unione Europea. Il tema dell’immigrazione si collega a quelli di sicurezza, difesa e confini: «Qui abbiamo fatto passi avanti sufficienti. Germania e Francia potrebbero dare nuova spinta a questa cooperazione».
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