L’Aquarius attracca a Valencia, le proteste: “Non vogliamo i migranti”

Non tutti gli spagnoli hanno condiviso lo slancio umanitario del premier Sanchez che ha aperto il porto di Valencia per l’attracco dell’Aquarius.

Il socialista ha cercato una mossa per accreditarsi al tavolo dell’Europa, ma ha anche aperto un fronte interno che ha acceso e non poco le proteste della detsra spagnola per la politica di accoglienza di Madrid. E così alcuni esponentio della destra iberica hanno presidiato il porto di Valencia sin dalle prime ore dell’alba per “accogliere” a modo loro i 629 migranti arrivati in porto.

Bandiere spagnole in mano, megafoni e striscioni per urlare. “Non vogliamo i migranti, non vogliamo i rifugiati”. Un messaggio chiaro che ha creato anche qualche momento di tensione nel porto. Di fatto le proteste sono solo l’inizio di uno scontro interno tra il governo di Madrid a trazione rossa e la destra che chiede un freno all’ingresso dei migranti. La mossa Aquarius ha scoperto il fianco di Sanchez e potrebbe pagare a caro prezzo questa decisione.

IL GIORNALE

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