E Conte va dalla Merkel (nella bufera)
Dopo la Francia la Germania. Dopo Emmanuel Macron è il turno della Angela Merkel. Il premier Giuseppe Conte cerca in Europa la legittimazione politica che non ha ottenuto in Italia con il voto del 4 marzo.
Oggi il presidente del Consiglio vola a Berlino per incontrare la cancelleria tedesca. L’incontro bilaterale tra Italia e Germania arriva dopo una settimana movimentata per l’esecutivo giallo-verde, segnata dalla frattura, poi ricomposta con l’Eliseo, e dai malumori interni alla maggioranza tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini e l’ala ortodossa del M5S sulla questione sbarchi. Nel vertice tra Italia e Germania il capitolo dei migranti sarà presumibilmente il più rilevante tra gli argomenti dell’agenda del bilaterale insieme ai dossier su Eurozona ed unione monetaria.
Il premier Conte si è concesso 48 ore di silenzio lontano da media e riflettori per mettere a punto i contenuti da sottoporre nel vertice di Berlino. Conte con la missione tedesca punta ad arrivare al Consiglio Ue in programma il 28 e il 29 giugno con una proposta condivisa con Francia e Germania sul tema immigrazione; proposta che prevede un investimento dell’Ue nei Paesi del Nord Africa, pari a quello fatto con la Turchia per bloccare la rotta balcanica, per consentire l’ingresso solo ai veri rifugiati, con hot-spot nei paesi di transito. Dal proprio canto, la cancelleria tedesca sta lavorando a un summit speciale sui migranti con i Paesi particolarmente esposti agli arrivi, come Italia, Grecia e Austria. L’obiettivo è arrivare ad avere in mano un accordo da portare a Bruxelles a fine giugno e contrastare la diplomazia parallela che il suo ministro dell’Interno Horst Seehofer («non posso più lavorare con la Merkel» ha dichiarato proprio ieri) sta portando avanti parlando sia con Matteo Salvini che con il cancelliere austriaco Sebastian Kurz. Sul tavolo del faccia a faccia tra Merkel e Conte ci saranno anche la scelta del successore di Mario Draghi, che nel 2019 terminerà il mandato alla guida della Bce, e le possibili convergenze su riforma dell’Eurozona e unione monetaria. La Germania ha già avanzato la proposta di un tedesco al vertice della Banca centrale. Ora proverà ad avere l’ok di Conte.
IL GIORNALE