Il verbale di Lanzalone: “Sullo stadio ero solo curioso, al limite qualche WhatsApp a politici”.

edoardo izzo
roma

Era curioso, per questo ha collaborato «saltuariamente» alla vicenda stadio, al limite mandando «qualche WhatsApp a un politico». Acea «non era affatto una contropartita data dalla sindaca, Virginia Raggi». L’imprenditore Luca Parnasi è «molto simpatico, molto civile. Parlavo del più e del meno facendo considerazioni politiche». A dirlo l’ex presidente di Acea vicino ai 5 Stelle, Luca Alfredo Lanzalone, nelle 58 pagine di verbale di interrogatorio reso davanti al gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, e al pm Barbara Zuin. L’avvocato genovese ha risposto a tutte le domande poste dagli inquirenti, ma si è tradito in più punti.

Parlando del rapporto con la sindaca Raggi, ad esempio, Lanzalone che in un intercettazione diceva: «noi stiamo dando una mano su un milione di cose gratis ed amore dei. Perché vorrei far presente, non ci pensa mai nessuno… però dico…. noi abbiamo ricevuto una cosa da una sola persona che si chiama Virginia Raggi e che mi ha nominato nel Cda di Acea», durante l’interrogatorio di garanzia ha spiegato di «non considerare Acea una contropartita data a lui dalla sindaca». Una versione nettamente contrapposta al senso dell’intercettazione. Lanzalone, nel corso dell’audizione, ha ripercorso la genesi del rapporto con la Raggi: «Fui contattato dalla sindaca, ci dovrebbe essere anche il WhatsApp del contatto diretto. Mi diceva se poteva chiamarmi che aveva ricevuto i miei recapiti dal sindaco, Nogarin (primo cittadino di Livorno ndr.)».

 

LEGGI ANCHE La lunga storia del nuovo Stadio della Roma

 

«Nel Comune di Roma – ha poi messo a verbale Lanzalone – non ho mai avuto incarichi formali. All’inizio della vicenda ho avuto una richiesta di prestare un’assistenza preliminare, che poi per varie ragioni non si è concretizzata in un contratto in relazione alla delibera che è stata assunta a marzo 2017, mi pare giorno più giorno meno, poi con la vicenda stadio francamente a parte che anche per curiosità e per interesse avendola come dire seguita all’inizio essendo curioso di sapere come procedeva e comunque mi sarei sentito gratificato. Mi informavo in effetti saltuariamente».

 

Conosceva tutti Lanzalone. Dall’assessore allo Sport, Daniele Frongia, al vicesindaco, Luca Bergamo, e con loro aveva rapporti cordiali. Con Parnasi che considera una «persona simpatica» era nato un rapporto, e forse, ammette Lanzalone perché «mi consideravano un uomo dei 5 Stelle, e venivo avvicinato perché ero considerato uno competente». E sui soldi percepiti annualmente?, chiedono il pm Zuin e il gip Tomaselli, «138 mila euro l’anno totali tra Acea, cariche societarie, e studio legale», spiega ancora Lanzalone che ha raccontato anche l’amicizia col presidente della Roma, James Pallotta nata su un campo di golf.

 

LEGGI ANCHE La rabbia dei tifosi della Roma: “Un complotto contro lo stadio”

 

«Io e Pallotta abbiamo lo stesso maestro di golf e frequentiamo lo stesso circolo e in America è come avere la stessa mamma», ha messo a verbale l’avvocato genovese. E cosa risponde a Caporilli che l’accusa di aver messo in piedi un accordo «corruttivo» con lei e di averla vista almeno 5 volte a settimana durante l’arco dell’anno?, chiede l’accusa. «Mi chiamavano per lamentarsi delle lentezze del Comune. La mia agenda, comunque, parla chiaro e le riunioni che dice Caporilli non ci sono», conclude Lanzalone. Il suo legale, l’avvocato Giorgio Martellini, ha chiesto l’attenuazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Ora a decidere sarà il gip.

LA STAMPA

 

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.