Dopo otto anni è finita la crisi della Grecia, lʼEurogruppo trova lʼaccordo sui debiti
Dopo circa otto ore di negoziato, l’Eurogruppo ha raggiunto un accordo di principio sull’uscita della Grecia dal programma di aiuti che contiene, tra l’altro, misure per alleggerire il debito. I ministri dell’Eurozona hanno poi deciso che l’ultima tranche di prestiti sarà di 15 miliardi di euro.
In otto anni, Atene ha ricevuto oltre 273 miliardi di euro di aiuti nell’ambito di tre programmi di salvataggio, in cambio di riforme e misure di austerità spesso dolorose.
In base all’accordo, la Grecia può posticipare di 10 anni il pagamento dei 110 miliardi di euro di prestiti ricevuti dal vecchio fondo salva-Stati Efsf, e viene esteso di ulteriori 10 anni il “periodo di grazia” (cioè quello in cui non scattano sanzioni se non si ripaga il prestito). I 15 miliardi della tranche di aiuti finale daranno al Governo un buffer di capitale che coprirà tutti i bisogni finanziari del prossimo anno. “La Grecia lascia il programma di aiuti con un’economia più forte, ottenuta grazie alle riforme, ed è importante che prosegua nello sforzo di riforma”, si legge nel comunicato finale dell’Eurogruppo
.
Moscovici: “Un momento storico” – Quello che vediamo stanotte è un momento “storico ed eccezionale, la crisi greca finisce stasera in Lussemburgo”: così il commissario agli affari economici Pierre Moscovici al termine dell’Eurogruppo.
La crescita del Pil greco ha ormai raggiunto l’1,4% del Pil nel 2017 e dovrebbe accelerare ulteriormente quest’anno, mostrando una espansione dell’1,9%, mentre il prossimo anno è visto al +2,3%. Gli sforzi hanno pagato anche in termini di conti pubblici. La Grecia, infatti, ha ora un avanzo di bilancio dello 0,8% del Pil, un passo da gigante se si pensa che nel 2009 aveva un maxi-disavanzo del 15,1%. “Dobbiamo riconoscere che la Grecia ha svolto un ottimo lavoro”, hanno detto il ministro francese, Bruno Le Maire, e il suo omologo tedesco, Olaf Scholz, arrivando insieme prima dell’incontro.
TGCOM